Candide spiagge, onde oceaniche, torri secolari di fari accarezzano la superficie dell’acqua con i loro fasci di luce. I delfini saltano tra i dhow dei pescatori, uccelli marini volano sull’acqua e pinne sinistre di squali solcano i flutti. Piste di terra rossa attraversano la boscaglia e occhi attenti di antilopi osservano tra le fronde. Urla di bimbi che curiosi danno il benvenuto, donne che con equilibrio elegante portano superbi carichi sul capo. Fiumi che attraversano l’Africa e scendono verso la costa fino ad arrivare nell’Oceano. Foreste di palme e distese di mangrovie dipingono il litorale di color smeraldo e come sentinelle i baobab vegliano sul paesaggio che toglie il fiato. Elefanti silenziosi avanzano attraverso praterie sconfinate, ippopotami sbuffano a pelo d’acqua e i coccodrilli si immergono, preistorici e letali. Alture maestose, cascate ornano il velluto delle foreste montane. A valle i fuochi si illuminano nei villaggi mentre rientra il bestiame nei recinti. Il leone si avvicina sinuoso ed invisibile. Maestosi mercantili brillano alla luce dei porti e mille suoni e musiche diverse s’intrecciano nel brulicare di folla sotto le sagome dei grattacieli.
Questo è il Mozambico, un insieme di gente, natura, storia, bellezza. Un viaggio straordinario dove si può spaziare dalle selvagge foreste buie ed inquietanti alle abbaglianti spiagge dell’Oceano Indiano. Dalla semplicità dei villaggi rurali, alle metropoli in cui la notte non finisce mai tra locali e ristoranti sempre affollati. Si può viaggiare per intere settimane senza incontrare anima viva, come si può fare vita mondana e spensierata tra la folla, uscendo dai locali al sorgere del sole. Si può camminare tra edifici che emanano storia da ogni fessura, come sostare all’ombra d’una capanna che non reggerà alla prossima stagione delle piogge. Il Mozambico è tutto questo, una continua contraddizione, l’Africa del III Millennio.
La melodia dolce della lingua portoghese, con l’inconfondibile accento bantù, stupisce e mette a proprio agio, restituendo un’immediata atmosfera rassicurante, che avvicina al Paese. L’Italia al Mozambico si avvicina per l’enorme operazione di pacificazione da parte dei nostri militari e della comunità di Sant’Egidio. Il lavoro delle imprese italiane nelle ristrutturazioni delle grandi opere idriche del paese, la diga di Massingir, è il simbolo della continuazione di un rapporto speciale che ciascun viaggiatore sarà tenuto a proseguire, scoprendo il Mozambico.