Gibuti

È piccolo come un francobollo, ma esercita un impatto emotivo colossale.

Sono davvero pochi i luoghi al mondo che vantano paesaggi strani e misteriosi come quelli presenti a Gibuti.

Con i suoi laghi salati, i vulcani estinti, le pianure sommerse, i camini di roccia calcarea che eruttano nuvole di vapore, gli altopiani basaltici e i suoi canyon maestosi, la Repubblica di Gibuti - uno degli Stati più piccoli di tutta l’Africa - si afferma sovrano indiscusso degli scenari surreali.

E poi ci sono i colori vivaci dei mercati della capitale, il profumo di spezie che si propaga nell’aria, gli squali balena che nuotano nella Baia di Ghoubbet e il Mar Rosso, una finestra sul mondo sottomarino che fa da corollario al cromatismo di Gibuti.

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Per viaggiare a Gibuti è necessario il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dalla data d’ingresso nel Paese.

I cittadini italiani che desiderano visitare Gibuti devono richiedere preventivamente il visto d’ingresso per turismo (valido fino a 90 giorni) seguendo la procedura on-line (e-visa) sul sito ufficiale (https://www.evisa.gouv.dj/).

Per viaggiare a Gibuti non sono richieste vaccinazioni obbligatorie.

Sono tuttavia consigliate le vaccinazioni di routine – epatite A e B, tetano, difterite e meningococco – e l’antitifica. 

Si raccomanda sempre l’adozione di alcune precauzioni a tutela della salute personale: bere solo acqua in bottiglia sigillata, non mangiare cibi crudi o poco cotti, evitare il ghiaccio e la frutta con la buccia. 

Non dimenticare di portare con sé i medicinali che si assumono regolarmente.

Si consiglia infine, previa consultazione del proprio medico curante, la profilassi antimalarica, tenendo sempre presente che la miglior difesa contro le punture di zanzare – da cui possono derivare malaria, dengue, febbre gialla, zika e chikungunya - è una profilassi comportamentale che consta di alcuni semplici accorgimenti quali dormire sotto la zanzariera, munirsi di Autan Tropical (o similari), prediligere abiti in cotone o lino di colore chiaro ed evitare profumi.

Le lingue ufficiali del Gibuti sono l’arabo e il francese: il primo riveste una grande importanza sociale, culturale e religiosa, mentre il secondo è un prodotto del periodo coloniale ed è utilizzato soprattutto nell’istruzione.

La religione principale del Gibuti è l’Islam professato dal 94% della popolazione; il restante 6% segue il cristianesimo nelle sue varie forme. seguito dal protestantesimo, l’evangelismo (con un incremento sostanziale degli evangelici pentecostali) e altre culti minori.

La corrente elettrica di Gibuti è di 220 volt a 50 Hz e utilizza prese di tipo C (2 pin rotondi) e di tipo E (2 pin rotondi e 1 foro per il pin di messa a terra maschio della presa): è opportuno portare con sé un adattatore universale.

UTC+3

La differenza rispetto all'Italia è +1h quando da noi è in vigore l'ora legale e +2h quando invece vige l'ora solare.

Il prefisso internazionale del Gibuti è +253. 

La copertura internet nel paese funziona nelle principali città dov’è possibile fruire del Wi-Fi gratuito in alcuni hotel, ristoranti e centri commerciali di categoria elevata, ma la connessione può risultare lenta e instabile. 

Se si desidera acquistare una SIM locale, i migliori operatori di telefonia mobile presenti sul mercato sono Djibouti Telecom e Somcable.

La valuta ufficiale di Gibuti è il Franco Gibutiano (DJF): ad agosto 2023 il cambio è 1 € = 196,27 DJF. 

Nelle principali città si trovano banche, sportelli ATM e case di cambio che accettano sia dollari americani sia euro: evitare di cambiare i soldi all’aeroporto perché i tassi sono sempre svantaggiosi. 

L’uso di carte di credito o debito può risultare complicato in quanto molte attività commerciali non le accettano come metodi di pagamento per cui si consiglia di avere sempre a disposizione denaro contante per le spese quotidiane. 

Gibuti si caratterizza per il clima tropicale-desertico sulla costa e nella zona più a nord, mentre diventa semi-desertico sui rilievi dell’entroterra. In particolare, sulla costa fa caldo tutto l’anno e anche durante il periodo invernale (da dicembre a febbraio) le temperature sono roventi, accentuate dall’umidità. Il picco più alto si raggiunge in estate, da giugno a settembre, quando il caldo si intensifica fino a superare i 40°C, cui s’aggiunge l’umidità che aumenta sempre più e poi, a partire da ottobre, si torna gradualmente a livelli più umani. 

Il periodo migliore per viaggiare a Gibuti va da dicembre a febbraio, estendibile anche a novembre e marzo (con temperature intorno ai 30°C).