In Namibia sono stati istituiti 9 parchi naturali che costituiscono una ricchissima risorsa economica, culturale del patrimonio di questo paese:
- PARCO AI-AIS/RICHERSVELD TRANSFRONTIER: detto anche parco della pace, è sviluppato intorno al fiume Orange, costituisce una delle regione più impervie dell’ Africa del sud, che può essere visitata esclusivamente su veicoli a trazione integrale. L’ambiente è desertico, e la zona più occidentale presenta lo stesso fenomeno di nebbie mattutine di origine oceanica che si ha anche altrove, è considerata parte anche una piccola porzione del canyon del fiume Fish.
- PARCO NAZIONALE ETOSHA: è il più importante dal punto di vista faunistico, si trova a nord e ha un’ estensione complessiva di 22.000 km2. Gran parte del parco è desertica e si sviluppa attorno a una depressione salina centrale, nota come Etosha Pan, quasi completamente priva di vegetazione. Il parco è famoso per la presenza di un gran numero di elefanti, sono presenti anche alcune specie endemiche della Namibia, come l'impala dal muso nero. Questo parco rappresenta la pricipale attrazione turistica della Namibia. Le strutture ricettive del parco e quelle nelle immediate vicinanze sono numerosissime, buona parte della rete stradale della zona è asfaltata (cosa non comune in Namibia). Quasi tutto il terreno adiacente al parco appartiene ad altre riserve minori, che godono i benefici del traffico turistico generato dal parco nella zona.Il nome Etosha significa “il grande luogo bianco”. Fu la prima area protetta della Namibia, fondata nel 1907 dal governo tedesco; l’estensione del parco inizialmente era di circa 90.000 Km quadrati, e fu ridotta nel 1975 a 22.912 Km quadrati. E’ uno dei più famosi ed estesi parchi di tutta l’Africa, con una vastità di specie animali selvatici. Il paesaggio di Etosha è molto vario, zone di fitta foresta, aree di savana, pianure sconfinate, immense distese di cespugli spinosi ed un grande deserto salino, Etosha Pan. Questa è una depressione di 4.731 Km quadrati, un enorme area piatta e bianca dove si verificano i miraggi creati dall’evaporazione dell’acqua ed è una delle zone più spettacolari ed inusuali del parco.Nel parco non ci sono fiumi o corsi d’acqua perenni, ma durante la stagione delle piogge si creano numerosi ruscelli che sfociano nell’Etosha Pan, il quale raccoglie l’acqua e la conserva per diversi mesi, trasformandosi in un vero e proprio lago. Nel resto dell’anno, durante la stagione secca, una varietà ed un numero molto alto di animali si trova vicino alle pozze d’acqua (naturali o alimentate) presenti nel parco; è questo il periodo in cui è più facile avvistarli e fotografarli.
- PARCO NAZIONALE DEL KAUDOM: si trova nel Kalahari, nella zona del Caprivi, ha un estensione di 3842 km2 caratterizzati da un habitat semi-desertico con una scarsa vegetazione, attraversato da alcuni corsi fluviali. È caratterizzato da una notevole quantità di fauna come giraffe, antilopi, leoni, leopardi e diverse centinaia di specie di uccelli. Il territorio del parco non è recintato, in modo che la fauna migratoria possa spostarsi liberamente fra la Namibia e il Botswana. Il Kaudom non è una tappa molto popolare per i percorsi turistici, anche a causa della posizione remota, è infatti una delle zone più incontaminate del paese.
- PARCO NAZIONALE DI MAMILI: si trova nell’estremo orientale della Namibia, il Caprivi, è paragonabile a quello del delta dell’ Okavango: si tratta infatti di una vasta pianura alluvionale. Durante la stagione delle piogge, circa l’80% della superficie del parco è coperta d’acqua. Il centro del parco sono le due isole fluviali Nkasa e Lupala. L’habitat ospita specie animali molto rare come il sitatunga e il puka.
- PARCO NAZIONALE DI MODUMU: situati vicino al Mamili, territorio caratterizzato dalla savana, boschi di mopane e pianure alluvionali. Ha una superficie di 1010 km2, è poco frequentato, ma molto attrezzato per il turismo.
- PARCO NAZIONALE NAMIB-NAUKLUFT: è il più esteso parco africano, copre un’area di 49.768 km2 che include buona parte del deserto del Namib. Ambiente quasi completamente desertico, sono incluse aree del deserto sabbioso con dune, di deserto roccioso e sassoso, savana semidesertica, orazioni montuose, valli, bacini e un lungo tratto di costa. Dal punto di vista turistico, la località più rinomata è Sossusvlei dove si trovano le dune più alte del mondo. Il parco non è recintato ed è attraversato da arterie stradali importanti.
- PARCO NAZIONALE SKELETON COAST: parte di un sistema di aree naturali protette che include anche le regioni selvagge della costa e la costa centro-settentrionale della Namibia. Questa costa è nota per i numerosi relitti di nave arenati sulle spiagge sabbiose, che sono le icone delle Namibia, in genere sono visibili solo attraverso voli panoramici. Fra le località visitabili via terra c’è la celebre riserva di Cape Cross che ospita una popolosa colonia di otarie del Capo.
- PARCO NAZIONALE DEL WATERBERG: situato nella Namibia nord-orientale, ha un’estensione di 405 km2, fu istituito nel 1972 per proteggere l’ecosistema dell’ altopiano Waterberg. L’altopiano è circondato da pareti molto ripide e poco accessibile, per questo è stato scelto come luogo ideale per la reintroduzione di specie a rischio, che in questo ambiente sono protette dai bracconieri e isolate dalle attività agricole della zona. Qui si trovano i 90% dei ghepardi della Namibia.
- SPERRGEBIET: area di 26.000 km2 situata all’estremo nord-occidente dello stato. Ricchissima di diamanti, preclusa fin dal XX secolo al pubblico, oggi è una delle aree naturali più incontaminate di tutta l'Africa. In gran parte arida e priva di vita, la regione dello Sperrgebiet ospita alcune specie rare, come la iena bruna e i celebri cavalli del deserto. Recentemente, il governo namibiano ha espresso la volontà di istituire un parco nazionale in questa zona.