Diario di Viaggio Uganda

  • Pubblicato il:
  • Tempo di lettura:

Qualche appunto dal mio diario di viaggio in Uganda  (2010)

KIREKA A Kampala, compriamo il cibo per il viaggio e via, in mezzo al traffico intenso di una città di oltre circa un milione di abitanti. Qui c'è un quartiere, Kireka, che sopravvive estraendo pietre nella vicina cava, al prezzo di quattro centesimi di euro ogni dieci chili.! Un guadagno sicuro soprattutto per le donne. Ma un giorno hanno incontrato Rose, infermiera e ostetrica ugandese che ha studiato in Italia, ha fondato il Meeting Point International, una organizzazione non governativa per bambini e bambine orfane, malate o con i genitori in gravi difficoltà, e donne affette dal virus dell'HIV. Hanno preso la vita nelle loro mani e sono diventate imprenditrici di sé stesse. Realizzano collane e braccialetti che vengono venduti nei migliori negozi del paese. Il giovedì a Kireka è il giorno dedicato all'accoglienza, quando le donne danzano, cantano e suonano i tamburi.

VIRUNGA E GORILLA Riprendiamo il viaggio per il Parco Virunga, alla frontiera col Congo, dove, divisi in due gruppi, iniziamo il cammino con i rangers tra i campi di sorgo. Poi il ranger ci ferma, ci fornisce le istruzioni sul comportamento da tenere davanti ai gorilla: niente gesti bruschi, niente parole a voce alta, niente flash, naturalmente, stare più fermi possibile, e ci consegna le mascherine per coprire bocca e naso per proteggere i gorilla dai nostri eventuali virus. Ad un tratto appare il primo gruppo di gorilla: un grande maschio Silver Back, due femmine e due piccoli, che subito ci guardano curiosi. Giocano, rotolano, si arrampicano sugli alberi come tutti i piccoli di ogni specie! Il grande maschio riposa, poi ad un tratto alza la testa, appoggia una grande mano al mento, le dita grandi come sigari cubani, e per un po' di tempo rimane così, mi fissa negli occhi, o almeno a me pare così!  Tutto questo avviene a circa quattro metri di distanza da noi. Difficile descrivere le emozioni di questo incontro. Occorrerebbe la ricchezza di tutte le lingue del mondo! Io so che il mio cuore batte forte, in alcuni momenti mi manca il respiro. Poi un giovane maschio scappa proprio verso la nostra direzione, mi passa vicinissimo e afferra per un attimo il mio polpaccio, probabilmente scambiato per il ramo di un albero! Rimango immobilizzata dall'emozione, un gorilla mi ha toccato!

PARCHI Altra sveglia all'alba per recarci alla Foresta di Budongo per vedere gli scimpanzè dal muso molto dolce. Con un battello percorriamo il Nilo fin sotto le cascate Murchison, poi sosta ad un centro di ripopolamento di rinoceronti, scomparsi dall'Uganda nel 1983. Ora ce ne sono nove e l'ultimo nato è stato chiamato Obama! Sotto dei grandi alberi, a circa sei-sette metri da noi, dorme una femmina col piccolo accanto. L'emozione più grande non è stato tanto vederli quanto udire il loro profondo respiro. Un alito di vita che si mischiava al mio spandendosi per la foresta!

Il paesaggio è molto rigoglioso di piante, varie tonalità di verde s’intrecciano continuamente coi colori dei fiori. Come diceva il grande giornalista polacco Ryszard Kapuscinski, che ha viaggiato in lungo e largo per tutta l'Africa attraverso ribellioni, rivoluzioni e golpe militari, questo paesaggio si accorda perfettamente con gli uomini e le donne del posto, con questa luce, questi odori. Noi del “nord del mondo, con la nostra pallida pelle, abbiamo sempre il corpo sudato, sempre assetato, pauroso di serpenti e insetti. Loro invece, gli uomini e le donne dalla pelle nera, si muovono aggraziati con un ritmo di vita rallentato, senza fretta. Non c'è da correre qui per avere tutto, perché nessuno di noi può avere tutto, è solo un'illusione.” (nota 1).

  • Note: 1  da “Ebano” di Ryszard Kapuscinski, ed. Feltrinelli

[caption id="attachment_9820" align="alignnone" width="609"]

strada in Uganda
Photo Credits Letizia Del Bubba[/caption]

Testo e Foto di Letizia Del Bubba

Condividi Diario di Viaggio Uganda

Offerte recenti

Seguici sui social