I CHIN
ORIGINE In Myanmar al confine con Bangladesh nel sud-ovest e con gli stati indiani del Manipur a nord e del Mizoram verso occidente, in un territorio individuabile con gli stati del Rakhine e del Chin vivono diverse etnie Chin. Questa regione circondata da alte catene montuose ha isolato per molto tempo la sua popolazione, che ha conservato usi e i costumi, con caratteristiche uniche rispetto a quella del resto del paese. Come gli altri popoli tibeto-birmani, i Chin sono originari della Cina e si sono stabiliti nell’attuale regione in seguito a diverse migrazioni successive. E’ al sud, nell’area che gravita intorno a Kanpelet, Mindat e al Mount Victoria, che pulsa il cuore della cultura tradizionale Chin.
TRADIZIONI In numerosi villaggi si sono mantenute vive usanze e tradizioni, tra cui una delle più peculiari è quella del tatuaggio facciale sul volto delle donne. Le donne, oltre a fumare una grossa pipa e indossare enormi orecchini di legno decorati tra i più grandi al mondo, collane di osso e denti di animali, sono note per la capacità di suonare il flauto con il naso. La tradizione narra che quando un uomo vuole chiedere a una donna di sposarlo, si presenta alla promessa sposa suonando un flauto con il naso, anche se alcuni sostengono che talvolta anche la donna lo suona in segno di risposta affermativa. Sono un popolo molto pacifico e non hanno mai avuto un esercito contro il regime; sono molto ospitali, amano la famiglia, la vita e le cerimonie in comune. Le donne più anziane hanno tatuaggi facciali completi che differiscono nel design in base alla loro tribù e la cui pratica è ora bandita dal governo centrale. Al mercato nel centro di Mindat vive la più longeva donna Chin (92 anni) con gli orecchini di legno più grandi del mondo.
LEGGENDE La leggenda dice che quando un re birmano viaggiò nella regione, fu così colpito dalla bellezza delle donne che ne rapì una per prenderla come sposa. Per questo motivo, le famiglie Chin hanno iniziato a tatuare le figlie per assicurarsi che non venissero portate via. Il tatuaggio veniva disegnato sul volto delle ragazze tra gli 11 e i 15 anni e richiedeva almeno un giorno per completarlo. Col tempo questa tradizione, che doveva rendere le donne indesiderabili, ha iniziato ad avere l’effetto opposto. I tatuaggi facciali completi sono diventati segni distintivi di bellezza per ogni donna della vecchia generazione. Altri racconti infatti dicono che il tatuaggio è stato fatto per bellezza, e forse più plausibilmente per differenziare le diverse tribù nel caso in cui un loro membro fosse rapito da un altro. Un'altra spiegazione potrebbe avere a che fare con la religione.
RELIGIONE Sin dai tempi della colonizzazione britannica, molte minoranze cinesi si sono convertite al cristianesimo o l'hanno accettata insieme alle credenze animiste. In tutta l’area meridionale del Chin State, la popolazione vive allo stato animista (ancora diffusi sono gli sciamani, figure importanti per la comunità, che celebrano tuttora riti propiziatori) in stretta connessione con la terra, dedicandosi all’agricoltura e all’allevamento. Tradizionalmente i Chin erano animisti; in seguito alla colonizzazione inglese e all'opera dei missionari battisti, essi sono però diventati nella stragrande maggioranza (80%) cristiani. Alcuni ricordano di essere stati istruiti dai loro pastori locali che solo coloro che avevano tatuaggi sarebbero stati ritenuti idonei ad andare in paradiso. Qualunque sia il motivo, questa pratica è sintomatica della mescolanza del cristianesimo e delle tradizioni animiste nello stato Chin; molti locali infatti si identificano come cristiani e frequentano la chiesa ogni domenica, tuttavia conservando molti dei loro antichi rituali animisti.
PROCEDURA DEL TATUAGGIO Tra i membri di queste tribù i disegni dei tatuaggi sono differenti; ogni area dello stato Chin possiede un modello di tatuaggio distinto ed è quindi solitamente possibile determinare da dove viene una donna dal disegno del tatuaggio sul suo viso. Il tatuaggio viene fatto da specialisti del settore da anni e deciso dalla madre per la figlia. Generalmente la tecnica più comune del tatuaggio facciale consiste nell’utilizzare una spina di canna per applicare sul viso un liquido appositamente preparato. Questo liquido era ottenuto combinando la corteccia di pini verdi, fuliggine e foglie di fagioli. Dopo aver applicato il liquido, il viso doveva essere lavato per due giorni, e se i segni non erano abbastanza chiari dopo questo periodo, allora il processo doveva essere ripetuto di nuovo. Il processo risultava estremamente doloroso, anche perché spesso doveva essere ripetuto diverse volte prima di essere completato. Il colore immesso infine sul tatuaggio è ricavato dalla pianta di HTAW, un coagulante naturale.
DIFFERENTI ETNIE E TATUAGGI Ci sono 6 diversi tipi di tatuaggi Chin : MAKAAM puntini verticali e diffusi sulla fronte e sul mento – DAAI linee verticali che seguono le linee del viso ed accompagnate da puntini – YIN DU’ linee verticali distinte che attraversano tutto il loro viso fino alle palpebre – NGARA’pochi punti meno marcati – DAAI (RAKHINE) tatuaggi quadrati e verticali disposti a raggiera che fanno assomigliare il disegno alla ragnatela tessuta del ragno, tipici dall’area di provenienza di Mreuk-U - UPOO tipico tatuaggio diffuso, con facce annerite con nero fumo o cineree senza disegni. Tra le variegate sottoetnie, si notano per il viso tatuato : DINE completamente con centinaia di piccoli punti - MUUN una serie di piccoli anelli concatenati che disposti a mezzaluna scendono dalle guance fino al collo a forma di lettera B – NGA YAH punti e linee.
Testo e foto di Russo Giuseppe
Photo Credits Giuseppe Russo