MAROCCO
LA FESTA DELLE ROSE E L'ATTRAVERSAMENTO DEL DESERTO
Viaggio in occasione del Festival delle Rose a Kelaa M'Gouna e attraversamento del Deserto
Viaggio in occasione del Festival delle Rose a Kelaa M'Gouna e attraversamento del Deserto
Ritrovo dei Sig.ri partecipanti all’aeroporto di partenza. Disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo di linea in classe economica per Marrakech. Dopo aver osservato le pratiche doganali in entrata e aver ritirato il bagaglio, accoglienza da parte del rappresentante con trasferimento in hotel. Cena esclusa.
Chiamata anche la “città rossa” per il colore delle case e delle mura fortificate che racchiudono il centro storico, la splendida Marrakech è una delle quattro città imperiali del Marocco. Esercita un fascino particolare, soprattutto all’imbrunire quando il cuore pulsante della città, Piazza Djemaa El Fna, si anima di raccontastorie, stregoni, acrobati e incantatori di serpenti. In giornata visitiamo le tombe Sadiane, il palazzo Bahia e la “Maison Tiskiwin”, Nel pomeriggio visiteremo gli splendidi Giardini Majorelle progettati dal pittore francese Jacques Majorelle. Verso sera facciamo una passeggiata nell’animata e vivace medina della città. Cena e pernottamento in albergo.
Oggi attraversiamo le selvagge montagne dell’Alto Atlante, un’imponente catena montuosa che separa Marrakech da Ouarzazate, punto di partenza per il deserto. Attraversiamo prima il passo Tizi-n-Aït ad un’altezza di 1470 metri da cui si ha una vista panoramica sulla catena montuosa. Più in alto, a 2260 metri, attraversiamo il passo Tizi-n-Tichka, dove la vegetazione cambia in un paesaggio spoglio e di color rosso. Verso ora di pranzo arriveremo allo ksar Aït Ben Haddou, situato splendidamente contro una collina sulla riva sinistra dello Oued Ounilla. Qui sono stati girati oltre 20 film, tra cui Lawrence d’Arabia, Gesù di Nazareth e il Gladiatore. Ora è sotto la tutela dell’UNESCO. Ait Ben Haddou ha la tipica l’architettura berbera che contraddistingue le costruzioni delle valli marocchine. A rendere ancora più famosa il villaggio è la sua affascinante storia, perché si tratta di una delle più importanti fortezze sopravvissute sull’antica via del Sale. Raggiungiamo la cima, da dove è possibile ammirare le cime innevate dell’Atlante. Cena e pernottamento in albergo.
Da Aït Ben Haddou ci spostiamo verso Ouarzazate. Al posto dell’attuale cittadina tempo fa si trovava soltanto la grande kasbah Taourirt dove le popolazioni delle valli dell’Atlante, del Drâa e del Dadès si incontrarono per secoli a discutere di affari. I francesi costruirono la città moderna nel 1928 come centro militare ed amministrativo. Che la città aveva da sempre una posizione strategica si può notare dalla presenza appunto dell’enorme kasbah Taourirt. Visitiamo la kasbah, l’unico edificio storico della cittadina, dopodiché proseguiamo per uno dei posti più spettacolare e scenografici del Marocco: la splendida Valle del Dadès, un canyon nel cuore della valle delle rose, anche chiamata Valle delle mille Kasbah. Visitiamo la kasbah Amerhidil, la cui immagine si trovava per lungo tempo sul retro della banconota di 50 dirham. Oltre agli alloggi del tempo, è possibile visitare il vecchio frantoio, i forni e lo splendido giardino. Arriviamo per pranzo alla piccola cittadina di El Kelaâ M’Gouna, famosa per la produzione di acqua di rose e di pugnali. La raccolta dei fiori si celebra sempre in maggio, con una caratteristica festa in cui piovono petali di rosa sui danzatori. Check-in in albergo e tempo libero per assistere alle festività e balli organizzati in occasione della festa. Cena e pernottamento in albergo.
Partiamo piuttosto presto la mattina per percorrere le impressionanti gole di Dadès, un vero spettacolo della natura. Essi presentano un paesaggio spettacolare, dove i colori della roccia variano da color ruggine a malva. Le gole sono anche conosciute per l’ospitalità dei suoi abitanti, i Berberi. La strada porta in alto lungo imponenti pieghe geologiche coperte do pietra calcare erosa. Ai piedi di queste formazioni naturali si trovano i resti della kasbah Aït Arbi e ancora più avanti la kasba Tamnalt, con torri in pisè che assomigliano alle dita delle scimmie. Al ritorno da questa splendida escursione tempo libero per vedere la festa e l’incoronazione di Miss Rosa e per fare acquisti nei negozi colmi di prodotti di rose. Cena e pernottamento in albergo.
Oggi andiamo verso il profondo sud del Marocco. Dopo Ouarzazate inizia l’incantevole Valle del Drâa, il fiume più lungo e importante del paese e formato dalla confluenza dei fiumi Dadès e Imini. La valle si estende per ca. 200 km ed è costellata di oasi dove la natura sfida il deserto. Vediamo le coltivazioni di datteri e di henné, il verde dei palmeti, ma anche le gole impressionanti nelle rocce di color antracite e nero. A Zagora, avamposto nel deserto, vediamo il famoso cartello “Tombouctou, 52 jours” raffigurante un nomade sorridente con un cammello, anche se purtroppo è stato spostato dalla posizione originale. Oltrepassata Zagora, capoluogo moderno della valle, ci fermiamo a Tamgroute per visitare la Biblioteca Coranica, piccolo prezioso museo dove sono esposti antichi manoscritti. L'ultima oasi è M’hamid, oggi in lotta con la sabbia, ma che ancora nel XVI secolo era un importante porto carovaniero. Qui incontreremo Hammadi, la nostra guida tuareg, che ci accompagnerà l’indomani nell’attraversamento del deserto. Cena e pernottamento in albergo a M’hamid.
Lasciamo M’hamid e il suo asfalto e seguiamo piste che si inoltrano in pianure sabbiose. Le enormi tamerici indicano che sotto scorre l'acqua. Il Drâa infatti dopo M’hamid diventa "invisibile" e ricompare a pochi km dalla foce. Raggiungiamo infine le più belle dune della regione, Chegaga, un vasto erg (deserto di sabbia) ai confini con l'Algeria. Qui troveremo il nostro accampamento, il tè di benvenuto e poi la cena. Pernottamento nel deserto.
Ci svegliamo al mattino circondati dallo straordinario spettacolo delle dune. Dopo la prima colazione percorriamo la pista in direzione dell’oasi di Foum-Zguid fra passaggi sabbiosi e pietrosi. Cena e pernottamento a Foum Zguid.
A Foum-Zguid ritroviamo il nostro pulmino e proseguiamo sulla strada asfaltata per Tissint. In questo villaggio si trovano delle cascate di acqua salata, dove si può fare un bel bagno di freschezza. Sulla stessa strada si può visitare il vecchio villaggio di Tissint, dove Charles de Foucauld soggiornò. Seconda tappai è il villaggio abbandonato di Tata, sepolto nei palmetti. L’oasi di Tata era un tempo un importante insediamento lungo la rotta carovaniere dell’Africa occidentale. Proseguiamo per la splendida cittadina di Tafraoute, annidata nell'incantevole Valle di Ameln, e circondata da ogni lato da rilievi tondeggianti. Il Djebel el Kest (2359 m) fa da sublime cornice a tutta la vallata, che nella parte settentrionale prende il nome de Valle degli Ameln. Cena e pernottamento in albergo.
Una delle principali attrazioni di Tafraoute è la Maison Traditionelle. Proprietario è il signor Si Abdessalam, divenuto cieco in giovane età a Tangeri. Abdessalam decise di aprire al pubblico la sua casa a tre piani costruita 400 anni prima. Oggi è suo figlio che ci racconta la storia della casa e la vita dei suoi abitanti. Dopo pranzo (a Tafraoute) partiamo per una visita all’Oasi e alle spettacolari gole di Aït Mansour. La strada pavimentata prosegue fino all'omonimo villaggio. Prendiamo un tè alla menta lungo il percorso e rientriamo per andare al villaggio di Agard Oudad, dominato da una spettacolare formazione rocciosa conosciuta con il nome di “Cappello di Napoleone”. Qui si possono ammirare le celebri "rocce dipinte", un'opera d'arte del 1984, ideata da un'artista belga, Jean Verane. Cena e pernottamento in albergo.
A ca. 40 km da Tafraoute si trova la Kasbah di Tizourgane, Tioulit, la cui posizione è unica nel suo genere, trovandosi sul culmine di una piccola collina. Questo villaggio fortificato è stato inserito come patrimonio storico del Marocco. Originariamente la Kasbah di Tizourgane veniva utilizzata come un deposito di grano per tutti gli abitanti dei villaggi vicini. La vista dall’alto della collina è mozzafiato. Proseguiamo per Taroudant, Questa cittadina, conosciuta anche come la piccola Marrakech, è situata nella Valle del Souss ed è cinta da magnifiche mura di fango rosso. I 7,5 km di bastioni che circondano la città sono le mura in pisè meglio conservate di tutto il Marocco. Cena e pernottamento in albergo.
Nella mattinata trasferimento lungo la costa per una delle tappe più memorabile e incantevole di questo viaggio: l’antico porto mercantile di grande fama di Essaouira. Le case di Essaouira, una volta chiamato Mogador sono di un bianco smagliante, alternato con pezzi di giallo ocra e con porte ed infissi dipinti di blu. Sembra quasi una cittadina greca. Negli anni 70 dello scorso secolo era una meta favorita degli hippie. Jimmy Hendriks soggiornava qui per lunghi periodi. Essaouira viene chiamato anche la “windy city” per il forte vento che ci soffia ed è perciò un vero paradiso per surfisti.
La mattina tempo libero per fare acquisti o per andare a vedere i pescatori che ritornano in porto. Dopo pranzo trasferimento per Marrakech. Per la strada visiteremo una fabbrica dove viene prodotto l’olio di Argan, un olio naturale che viene raccolto dai frutti dell’albero di Argan o Argania Spinosa. L’area in cui cresce la pianta di Argan è protetta dall’Unesco che l’ha proclamata nel 1998 Riserva della Biosfera. Tutto il processo di lavorazione, dalla raccolta alla vendita, dà lavoro a migliaia di donne berbere che si riuniscono in Cooperative, aiutando con la loro attività lo sviluppo delle aree rurali del Marocco dove viene coltivata la pianta. Cena nel centro storico di Marrakech e pernottamento in albergo a Marrakech.
Trasferimento all’aeroporto, disbrigo delle formalità doganali e volo per l’Italia. Arrivo all’aeroporto di destinazione.
Fine dei servizi Marocco, la Festa delle Rose e l'attraversamento del Deserto
Voli Royal Air Maroc (via Casablanca CMN) Da:
Milano Mxp
Bologna
Altri aeroporti su richiesta
Il nostro viaggio punta a trasmettere un’esperienza di vita e un modo di approcciarsi al paese che sia il più rispettoso e il meno invasivo possibile. Cogliere e comprendere usi e costumi locali, rispettando i tempi dettati dalla vita quotidiana, è l’essenza di un’ esperienza di viaggio consapevole.