NIGER ETNICO

RITI ANIMISTI & ARCHITETTURA HAUSSA

Rito di possessione Bori - Danze Touareg - Haussa Tour

NIGER

FOCUS DEL VIAGGIO

  • IMPEGNO ALTO
  • DURATA 13 GIORNI/12 NOTTI
  • VIAGGIO ETNICO, NATURALISTICO, CULTURALE
  • GUIDA LOCALE IN LINGUA ITALIANA

STILE DEL VIAGGIO

  • TURISMO CULTURALE, UNESCO HERITAGE
  • ETNICO, RESPONSABILE, ESPERIENZIALE, RITI ANIMISTI
  • TURISMO NATURALISTICO, DESERT EXPERIENCE, TRIBALE
  • TURISMO FOTOGRAFICO: PORTRAIT, NATURA, DESERT-LIFE, LIFESTYLE, LANDSCAPE, ARCHITECTURAL PHOTO, STREET LIFE, TRAVEL REPORTAGE

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • HOTEL & CAMPO TENDATO: (STANDARD LOCALI)
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (Jeep & Minivan)
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO EUROP ASSISTANCE

EMOZIONI:

Immersione nella realtà etnografica del Niger, lungo il triangolo formato dalle 3 principali città nigerine: Niamey, abitata per millenni da tribù come i Djerma e fondata dai Maouri, oggi capitale del Niger; Agadez, antico crocevia di carovane e di popoli Tuareg ai margini del Teneré e dell’Aïr, affascinante con le sue strade sabbiose e la sua architettura in fango di stile sudanese; Zinder, l’antica Damagaram, seconda città del Niger, ex capitale di una dinastia musulmana fondata nel XVIII secolo, con popolazione predominante Haussa di lingua sudanese e un intricato labirinto di stradine e antiche case (dipinte con coloratissimi motivi geometrici e tipici a forma di orecchie di coniglio) che ospita la Grande Moschea ed il Palazzo del Sultano. In questo affascinante itinerario nigerino si entrerà a contatto con le sue civiltà e le principali etnie: Djerma-Songhai, agricoltori stanziali, insediati a ovest; Tuareg, Tebu e Arabi, allevatori nomadi; Peul o Fulani (con il sottogruppo Wodaabe), allevatori semi-nomadi, disseminati su tutto il territorio, che conosceremo insieme ai Bororo durante il mercato settimanale di Abalak, ma soprattutto i neri Haussa, stanziali lungo i margini meridionali confinanti con Nigeria e Benin e, benché islamizzati, depositari di alcune credenze animiste, tra cui il Rito di Possessione Bori.

NIGER ETNICO

Itinerario di viaggio

Giorno

ITALIA - NIAMEY

Partenza dall’aeroporto della città italiana di origine. Disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo per Niamey, con scalo extraeuropeo e con pasti a bordo. Arrivo nella notte.

Giorno

NIAMEY CITY TOUR (B)

Arrivo a Niamey nella notte. Espletate le pratiche doganali in arrivo segue l’incontro con il Capo Spedizione e il trasferimento in albergo con la colazione. Niamey (oltre 1.000.000 di ab) è la capitale del Niger, nonché la prima città del paese per dimensioni e importanza culturale ed economica. La città, che si trova principalmente sulla riva sinistra (nord) del fiume Niger, si è espansa sulla riva destra dalla costruzione del ponte Kennedy nel 1970, in una regione di coltivazione delle arachidi. E’ una città cosmopolita dal passato coloniale francese, che rappresenta la base ideale per andare alla scoperta dei tesori della regione. L’origine della città di Niamey è incerta, alcuni pensano fosse un villaggio di pescatori Songhai per altri un villaggio di agricoltori di etnia Fulani e Maouri. Si dice che il nome derivi da un albero Niamey pour Nia che in lingua Djerma significa “la riva dove l’acqua è presa”. Nel 1903 venne scelta come capoluogo amministrativo dalla Francia grazie alla sua vicinanza con il fiume Niger ed al grande mercato che vi si trovava nella zona ma rimase in secondo piano rispetto alla città di Zinder molto più centrale dal 1911 al 1926, fino a quando non divenne definitivamente la capitale. Conobbe il suo sviluppo negli anni ’40 ed è oggi una capitale popolosa e multietnica divisa in una parte amministrativa e residenziale separata dal centro della città prettamente dedicato al commercio. Il Musée National du Niger è una delle eccellenze dell’Africa Occidentale con la ricostruzione della storia del paese attraverso le varie etnie che lo compongono, l’esposizione di vari manufatti ed oggetti d’uso quotidiano nonché le ricostruzioni architettoniche tipiche della cultura Haussa. Con numerosi padiglioni a tema, offre ai visitatori una panoramica sul presente e sul passato del Niger; il padiglione Pablo Toucet mostra gli abiti dei diversi gruppi etnici del Niger, un modo rapido per allenare l’occhio a differenziare questi gruppi mentre si viaggia in Niger. Al suo interno sono in esposizione maestosi scheletri di dinosauro. Nelle vicinanze, l’albero del Ténéré, una volta punto di riferimento per le carovane che attraversavano il deserto. Si visitano il Grand Marchèe con il Mercato Artigianale e la Grande Mosquèe. Pranzo e cena liberi. Notte in albergo a Niamey: Hotel Universe o Residence Fayer o Hotel Terminus o Grand Hotel o similare.

Giorno

NIAMEY – DOSSO – DOGONDOUTCHI (FB)

Partenza presto la mattina su la strada Nazionale 1 per la capitale del Zarmaganda, Dosso, quinta città popolosa del Niger e sede tradizionale del popolo Djerma, agricoltori sedentari. Arriveremo per pranzo a Dogondoutchi, vivace centro commerciale che si trova ai margini settentrionali della savana ed in quelli meridionali del Sahel, è abitata prevalentemente dagli Haussa, un’etnia il cui sottogruppo Mawri è tra le ultime popolazioni animiste. Qui potremo assistere al particolare Rito di Possessione Bori, danze legate al culto di possessione Bori degli Haussa. Questo tipo di danza ha la caratteristica di portare l’adepto allo stato fisico e mentale della possessione, durante il quale si cade in uno stato di trance che porta l’individuo a far parlare attraverso di lui delle entità spirituali. Gli Haussa, per entrare più facilmente in trance, possono far uso di una pianta visionaria, la Datura. La consuetudine ancestrale è quella di implorare djins, gli esseri magici superiori, in modo che aiutino la buona riuscita dei raccolti ma in alcune regioni il rito di possessione ha una finalità principalmente terapeutica. Pensione Completa. Hotel in albergo Dogondoutchi : Hotel Alheri o Hotel Arewa o similare.

Giorni

DOGONDOUTCHI – BIRNIN KONNI – YAAMA – MOUJIA – BOUZA – KEITA – IBUHAMANE (FB)

Arrivo in mattinata a Birnin Konni, importante città mercato sul fiume Kori e snodo dei trasporti adiacente la frontiera con la Nigeria, nota per la sua architettura rurale (tra cui i tradizionali granai). L’economia di questa regione si basa sull’allevamento del bestiame e su un’agricoltura di sussistenza; frequenti saranno gli incontri con pastori nomadi di diverse etnie lungo il percorso e nei villaggi con le genti Fulani e Tuareg impegnate nei loro scambi e nelle compravendite. Dopo Birnin Konni andremo a visitare la moschea di Yaama (costruita in stile sudanese con mattoni di fango, includendo una cupola centrale, e circondata da quattro torri) per poi penetrare nel massiccio dell’Ader. Visiteremo i villaggi Haussa di Ibuhamane e Keita e il capoluogo Bouza, il cui sultano promuove l’alfabeto Tuareg di Kirchibaban. Gli abitanti parlano anche Tamasheq e Haussa. La nascita dei regni Haussa fu forse conseguenza dell'immigrazione verso il Sud di popolazioni berbere, scacciate dall'Aïr dall'arrivo dei Tuareg. Secondo la leggenda la regione era governata dalla regina Daura e infestata dal terribile serpente Sarki (animale totemico degli Haussa), che impediva alla gente di trarre acqua dai pozzi. Un uomo dalla pelle chiara uccise il serpente e sposò la regina, diventando così l'"antenato mitico" e i suoi discendenti furono i capostipiti dei sette regni Haussa Bokoi (puri), i cui re si chiamano Sarki, dal nome del serpente sacro. La leggenda nacque nel sec X e riflette influssi culturali di provenienza orientale, rispecchiando la sostituzione del culto all'antenato serpente con nuovi feticci e la sostituzione della linea di discendenza maschile a quella matrilineare. La società Haussa era un mondo urbano e commerciale, con coltivatori ed artigiani che lavoravano il ferro, il rame, la lana (tessitura e tintura). Ne nacque un insieme di città-stato, costruite di terra e protette da alte e spesse mura, che svilupparono una sola lingua comune e mantennero usanze simili. Ogni stato era indipendente, ma le istituzioni di governo e i rapporti tra le città e il territorio erano comuni per tutte. Dal sec X al XIII il mondo Haussa rimase isolato dall'influsso di altre società, poi durante il nostro sec XVI gli Haussa si convertirono all'Islam, rimanendo accomunati dall'uso della medesima lingua e da importanti scambi culturali. Benchè gli Haussa siano musulmani, per quanto seguano le pratiche religiose e la circoncisione, restano in gran parte solo superficialmente islamizzati. Praticano infatti la poligamia quando i mezzi economici lo consentono e le donne godono di molta libertà. Vestono la toba, camice formato da larghe strisce di cotone bianco o azzurro, ricamate, con una grande tasca sul petto, calzano pantofole gialle e coprono il capo con un turbante di mussola bianca. Le donne portano uno scialle sopra una corta tunica ricamata e si acconciano i capelli in minute treccioline: ornano le braccia e le caviglie di braccialetti, il naso con un anello, il collo di perline di vetro, d'avorio o d'agata. Le case Haussa sono note in tutto il mondo, grazie al rinato interesse per le costruzioni in terra cruda, con le decorazioni delle loro facciate, dipinte e in bassorilievo, i tipici ornamenti che si stagliano in alto, contro il cielo, come merli, a forma di orecchie di coniglio (ma il nome localmente attribuito, zanko, significa "cresta"). Le "orecchie di coniglio", poste agli angoli dei cornicioni, sono state interpretate come simboli di spade o simboli fallici. Solo la facciata intorno alla porta principale è decorata, ma i proprietari più ricchi si permettevano di decorare tutto l'esterno della casa e talvolta persino i muri interni con arabeschi colorati. I motivi decorativi somigliano a quelli dei ricami su stoffa. Emblematico il caso dell’architettura Haussa con cupola a base quadrata. Nel simbolismo spaziale delle cupole degli Haussa musulmani si ritrovano le divinità preislamiche: sulla sommità della volta celesta sta Dodo, sorta di mostro mangiatore di uomini, mentre ai quattro punti cardinali, secondo una polarità sessuata, stanno i figli e le figlie. Le maschere Do sono patrimonio esclusivo dei musulmani e onorano con la loro presenza l’Iman, la massima autorità religiosa. Si raggiunge infine Ibuhamane. Pensione Completa. Prima notte Campo Tenda a Bouza; seconda notte Campo Tenda a Ibuhamane.

Giorno

IBUHAMANE – ABALAK - AGADEZ - (B)

Trasferimento fino ad Abalak, città fondata dai Tuareg di Tagaraygarai e capoluogo della regione di Tahoua. È collocata nel nord-est del paese, nella regione del Sahel, savana arida, in via di desertificazione che borda il limite meridionale del deserto del Sahara, dove le annate di siccità possono causare problemi di carestia. Non è raro incontrare mandrie di zebù e greggi all'abbeverata nelle “mares”, gli stagni lasciati dalla stagione delle piogge, e talvolta piccole carovane di dromedari e animali da soma carichi di masserizie con cui si spostano le famiglie di nomadi Peul e Tuareg. La popolazione di Abalak è costituita da Haussa, Tuareg e Arabi, Peul Bororo dediti per lo più ad attività agricole e pastorali e al commercio. Storicamente la presenza di un'oasi ne ha fatto un punto di incontro per le popolazioni nomadi del deserto. Nei pressi esiste un lago artificiale, con le sue rive coltivate di mais, miglio, cipolle, cavoli, a conferma che la presenza di acqua abbondante crea miracoli. Esso è il punto privilegiato per gli scambi di notizie e di merci nel mercato del bestiame del giovedì, che si tiene un po’ fuori dell’abitato, uno spettacolo di colori e suoni. Il pittoresco mercato è abituale luogo di ritrovo e di scambi commerciali di nomadi Peul (Bororo), Tuareg, Haussa, contesto pressoché intatto di genti, costumi e tradizioni. Quello del giovedì è un mercato davvero autentico dove sembra che il tempo si sia fermato: serpenti che escono dalle ceste, stregoni che propongono pozioni magiche, cammelli, capre, cereali. Il percorso seguente è abbastanza disagevole a causa delle cattive condizioni della strada e bisognerà avere un po’ di pazienza e sopportare i disagi di un trasferimento piuttosto impegnativo ma che comunque darà il modo di cogliere le atmosfere di luoghi genuini e paesaggi via mutevoli. Si prosegue per raggiungere la mitica città carovaniera di Agadez (127.000 ab circa), la più affascinante di tutte le città del Niger, capitale del Aïr e luogo primario di residenza dei mitici Tuareg. La città fu fondata prima del XIV sec ed è gradualmente diventata la più importante città Tuareg, grazie al commercio trans-sahariano. Le carovane trasportavano merci tra Gao (Mali) e Tripoli (Libia), alcune delle quali arrivavano a contare fino a 20.000 cammelli carichi di oro, sale e schiavi. La città è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Il suo simbolo è il minareto piramidale di terra rossa della grande moschea che rappresenta, il cuore pulsante della città. Risale al 1515 ma venne ricostruita nel 1844 nel tipico stile saheliano/sudanese. La città vecchia, interamente costruita con fango e legno per reggere le strutture, evidenzia i suoi imponenti muri bombati e all’esploratore attento e curioso offre i suoi gioielli nascosti. Il Grand Marché è il luogo più animato della città, dove si potrà trovare un’ampia scelta di oggetti artistici e artigianali prodotti dai tuareg. Il fascino dei gioielli Tuareg colpisce ogni viaggiatore e i mercanti sulle loro bancherelle vi offriranno gioielli meravigliosi in argento tipici di questo popolo nomade. Pranzo e Cena Liberi. Sistemazione in Hotel ad Agadez: Hotel Tenerè o Hotel Azel o Hotel de la Paix o similare.  PS : Possibilità recupero del city tour di Agadez il giorno seguente.

Giorni

AGADEZ – FALESIA DI TIGUIDIT - ADERBISSNET – TANOUT – ZINDER - DESERTO (BL + FB)

Agadez è un luogo magico dove si crea un’occasione unica per entrare in contatto con la sua affascinante popolazione (dalle tradizioni vivissime e dal passato epico, che coinvolgono con balli ritmati). Ci viene proposta la cerimonia delle danze tradizionali, tipica di Agadez, come laila, algaita, tibinjam con possibilità di vedere anche la cavalleria del Sultano de l’Air Fantasia dei Cavalli. La musica e la poesia sono di grande importanza nella società Tuareg e sono rimasti un simbolo permanente e la forza trainante della loro identità. Il canto è accompagnato da semplici percussioni tindè touareg. Nel pomeriggio partenza per la Falaise di Tiguidit, una formazione sedimentaria che risale al Cretaceo inferiore e presenta una base argillosa ricoperta da arenarie più compatte. In questo paesaggio suggestivo l’uomo ha lasciato graffiti e monumenti enigmatici. Gruppi di giraffe, buoi con le corna a la lira, struzzi, figure umane stilizzate e segni simbolici appaiono incisi con tecniche diverse sulle pareti. Ai piedi della falesia sorgono alcuni monumenti preistorici circolari la cui funzione rimane sconosciuta, tra cui il sito di Tawachite, vecchio di 70.000.000 di anni e l’area di Marandet (ingresso extra), uno dei cimiteri di dinosauri più famosi al mondo, dove si potranno ammirare i resti delle ossa di dinosauri che il vento scopre e ricopre di sabbia e per discutere e fantasticare su una delle più importanti estinzioni di massa, avvenuta tra la fine del Cretaceo e l’inizio del Terziario, circa 65 milioni di anni fa, probabilmente a causa di un immensa meteorite o di straordinarie eruzioni vulcaniche. Circondati dalle suggestive dune del deserto si farà il primo campo. Il giorno seguente si riparte alla volta di Zinder, lasciando le famose scogliere di arenaria di Tiguidit molto suggestive dal punto di vista paesaggistico, per attraversare le grandi pianure e le dune che ricoprono gradualmente gli ultimi picchi rocciosi. Si giunge ad Aberbissinat, villaggio dei Tuareg del Sud, nel Sahel, in una zona semiarida e scarsamente popolata tra il deserto del Sahara a nord e la savana coltivata a sud. Etnicamente e linguisticamente è misto, con residenti di origine Haussa, Tuareg e Arabi. Anche i pastori nomadi Fula vengono regolarmente in città per vendere le loro merci. Sebbene isolata, la città si trova su una delle principali rotte trans-sahariane che collega l'Algeria alla Nigeria. Si riparte transitando per Tanout, capitale amministrativa del dipartimento omonimo, la cui economia dipende principalmente dall’agricoltura di sussistenza e dall’attività di pastorizia. Si giunge in serata a Zinder. Pensione Completa. Prima notte in Campo Tenda a Tiguidit e Seconda notte in albergo a Zinder: Hotel Tenerè o Hotel Damagaren o similare.  

Giorni

ZINDER CITY TOUR – MIRIAH - MARADI - MADAOUA – DOSSO JEEP (FB)

Zinder, chiamata anche Damagaram, è la seconda città del Niger (con oltre 350.000 abitanti), facente parte del dipartimento di Mirriah e capoluogo della regione omonima. E’ un importante centro commerciale, con industrie alimentari (lavorazione delle arachidi) e conciarie. E’ stata la capitale di una dinastia musulmana fondata nel sec XVIII, che si è liberata dalla sovranità di Bornu a metà del XIX sec, approfittando della pressione esercitata sul suo dominatore dal nuovo impero islamico di Sokoto. Popolazione predominante sono gli Haussa di lingua sudanese, stanziati tra il medio Niger e il bacino del Lago Ciad, in Nigeria settentrionale e ai confini del Niger. Dediti all’agricoltura e in minor misura all’allevamento, sono abili artigiani e da secoli attivi commercianti, con traffici estesi fino al Camerun e al Ghana, tanto che la loro è diventata la lingua commerciale di una vasta area dell’Africa occidentale. L’influsso dell’Islam, risalente già al sec XV, rimase a lungo circoscritto alle alte gerarchie urbane, mentre la popolazione rurale conservò, e in parte ancora conserva, elementi della religione autoctona, fra cui i culti di possessione. Gli Haussa sono organizzati in una struttura sociale piramidale molto rigida e regolata rigorosamente da norme religiose. Al vertice della gerarchia politica c'è il Sultano, attualmente Mustafa Ahmed, ventitreesimo Sultano degli Haussa e Sovrano assoluto di Zinder, che risiede nel Palazzo Sultanale di Zinder. Di notevole importanza sono considerate le udienze private che il Sultano è tenuto ad assicurare a ogni suddito almeno una volta l'anno. In tali udienze viene chiesto il consiglio del Sultano anche su questioni spicciole di vita privata, come ad esempio la gestione economica della casa o la preparazione di un matrimonio. Con l'indipendenza del Niger (1960), gli Haussa non riuscirono ad ottenere che Zinder fosse proclamata capitale al posto di Niamey e sembrarono perdere il proprio predominio sul territorio a tutto vantaggio di altre etnìe più occidentali, principalmente Djerma e Songhai. Tuttavia il Sultano premette per raggiungere una notevole autonomia interna e, ottenuto anche l'appoggio dei francesi, riuscì a consolidare il proprio indiscusso potere locale nel nuovo stato indipendente. La città è divisa in tre parti: a nord il Quartiere Zengou o Zango, il vecchio sobborgo Tuareg con edifici commerciali e case costruite con i mattoni di fango; a sud il pittoresco Quartiere Birni, la vecchia città Haussa, un intricato labirinto di stradine e antiche case (dipinte con coloratissimi motivi geometrici e tipici a forma di orecchie di coniglio, poste agli angoli dei cornicioni) che ospita la Grande Moschea ed il Palazzo del Sultano di Zinder, edificio affascinante e molto esclusivo che conserva la storia della regione. Il suo centro storico è stato proposto nel 2006 nella lista tra i beni culturali del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. All’interno del Sultanato, anche gli usi e costumi sono rimasti pressoché invariati da più di tre secoli, strettamente connessi alla gerarchia sociale tradizionale e alla discendenza nobiliare del Sultano, che riveste un ruolo estremamente importante dal punto di vista religioso, ma anche politico, seppur formale. Il grande rispetto e la devozione che il popolo manifesta verso la sua figura, sono particolarmente evidenti e prorompenti durante le cerimonie tradizionali, che si perpetuano costantemente da secoli durante l’arco di tutto l’anno, soprattutto in corrispondenza delle ricorrenze religiose musulmane. Un tripudio di festose parate, in cui il Sultano e la sua famiglia ricevono i notabili e i sudditi, indossando eleganti tenute da cerimonia e ampi turbanti, in atmosfere da “mille e una notte”. Immancabile in città è la visita al Grand Marché, uno dei più animati del Niger, erede secolare dei floridi scambi commerciali transahariani, dove trovare, tra le innumerevoli merci provenienti da tutta la regione sahelo-sahariana, i migliori manufatti in cuoio di tutta l’Africa Occidentale, uno dei più antichi savoir-faire delle maestranze di Zinder. Si riparte, transitando per Miriah (Palazzo del Sultanato che risale al XVIII sec e costruito in uno stile tradizionale africano che ospita una vasta collezione di oggetti e manufatti della cultura locale). Si prosegue per Maradi, terza città più popolosa del Niger, principale punto di scambio transfrontaliero con la Nigeria e dinamica città mercantile, sulla rotta a nord di Kano in Nigeria. La regione di Maradi comprende due sultanati: il Sultanato di Katsina-Maradi e il Sultanato di Gobir. A Maradi avremo l'opportunità di conoscere il Sultanato di Gobir, nel suo palazzo per permetterci di assistere ad alcune tradizioni di Gobir come:

- Bori, rito che accompagna il sistema di credenze animiste degli Hausa Maguzawa, organizzato dall'Inna del Gobir detentore. Nell’area di Maradi è un culto strettamente femminile, mentre nella regione non molto distante di Birnin Konni il culto è misto.

- Danza Teikai tradizionale che consente la libertà di espressione attraverso le canzoni.

- Hanwan Kaho, la corrida rosa ed infine una possibile escursione con il sultano della Kastchina al lago di Madarounfa. Si prosegue riallacciandosi alla Strada nazionale n 1 che corre parallela alla frontiera con la Nigeria via Madaoua per Birnin Konni, Dogondouchi e Dosso. Pensione completa. Prima e seconda notte in Albergo a Maradi; terza notte a Dosso Hotel Toubal. 

Giorno

DOSSO – NIAMEY - PINASSA TOUR JEEP (BL)

Si riparte al mattino presto da Dosso alla volta di Niamey, con arrivo in mattinata. Giorno dedicato alle visite della capitale con alcune proposte particolari. Mattinata con escursione in "pinasse" sul fiume Niger e visita dei villaggi locali e con le persone che vi abitano e incontro con la gente locale (pranzo/picnic compreso). Al rientro nella capitale camere in D-Use per una doccia prima di raggiungere l’aeroporto per il rientro in Italia. (Cena libera) Hotel e trasferimento in aeroporto.

Giorno

NIAMEY - VOLO INTERNAZIONALE – ITALIA

Trasferimento all’aeroporto di Niamey e espletate le formalità burocratiche in uscita, partenza per l’Italia, con scalo extraeuropeo e proseguimento dei voli di rientro per le rispettive destinazioni italiane, con pasti a bordo.

Fine dei servizi "Niger Etnico" di Viaggi Tribali

NOTA BENE

NOTA – L’itinerario è flessibile. In funzione variabile degli eventi, mercati o incontri, che si presentano lungo il percorso, la visita delle località può essere anticipata o posticipata, garantendone comunque la loro fruizione. Il luogo in cui assistere al rito di Possessione Bori non è definibile a priori e sarà precisato in corso di programmazione lungo il Tour nell’Area
Haussa. L’ordine di visite ed escursioni in ciascuna località può essere soggetto a variazioni per esigenze organizzative, meteorologiche e/o sicurezza. I tempi di percorrenza riportati nel programma sono indicativi e dipendono da variabilità del clima e da traffico/condizioni delle strade. Modifiche per ragioni organizzative e/o variazioni di programma sono possibili e potranno essere realizzati dallo Staff, se ritenuti necessari e nell’interesse del gruppo, e derogabili solo dal Capo Spedizione. La presenza della scorta militare potrebbe creare ritardi o modifiche al viaggio. Trasferimenti LUNGHI.
Vengono richiesti flessibilità e spirito di adattamento.
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni

PASSAPORTO con validità residua di almeno 6 mesi

VISTO: tramite i nostri servizi in Ambasciata a Roma, indicativamente €110 comprese spese di agenzia

Si prega di notare prima dell’adesione al viaggio, tutte le disposizioni Sanitarie Internazionali come previsto da normative in uscita/entrata da/per l’Italia e nel luogo di destinazione del viaggio.

Per garantire la buona riuscita del viaggio e le caratteristiche in esso riportate, si consiglia l’iscrizione entro i 60 giorni dalla prevista partenza con deposito a titolo di conferma al viaggio.

ITINERARIO IN BREVE

  • 1. ITALIA - VOLO INTERNAZIONALE - NIAMEY
  • 2. NIAMEY CITY TOUR
  • 3. NIAMEY - DOSSO - DOGONDOUTCHI RITO DI POSSESSIONE BORI FB 
  • 4. 5. DOGONDOUTCHI – BIRNIN KONNI – YAAMA – MOUJIA – BOUZA – KEITA – IBUHAMANE FB 
  • 6. IBUHAMANE - ABALAK - AGADEZ B 
  • 7. 8. AGADEZ - FALESIA DI TIGUIDIT - ADERBISSNET - TANOUT – ZINDER BL+ FB 
  • 9. 10. 11. ZINDER CITY TOUR – MIRIAH - MARADI - MADAOUA – DOSSO FB 
  • 12. DOSSO - NIAMEY - PINASSA BL 
  • 13. NIAMEY - VOLO INTERNAZIONALE - ITALIA

LEGENDA: B = Colazione / BL = Colazione e Pranzo / FB = Pensione Completa

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

  • Niamey: Hotel Universe o Residence Fayer o Hotel Terminus o Grand Hotel o similare 
  • Dogondoutchi: Hotel Alheri o Hotel Arewa o similare 
  • Agadez: Hotel Tenerè o Hotel Azel o Hotel de la Paix o similare 
  • Zinder: Hotel Tenerè o Hotel Damagaren o similare.
  • Maradi: Hotel Central o similare
  • Dosso: Hotel Toubal o similare
  • Campo Tenda: Tenda a 2 posti (Uso SINGOLA per chi è solo) con materassini e servizio di cuoco/cucina (Bouza, Ibuhamane, Tiguidit)
  • Niamey: Camere in D-Use (Hotel Universe o similare) per una doccia prima di raggiungere l’aeroporto per il rientro in Italia.

NB = I nomi delle sistemazioni DEFINITIVI saranno comunicate prima della partenza con Foglio Comunicazioni. 

OPERATIVI VOLI INDICATIVI

COMPAGNIA TURKISH AIRLINES DA:

MILANO Malpensa

  • TK 1874 MXP 1050 IST 1445
  • TK 0635 IST 1840 NIM 2255
  • TK 0633  NIM 0305 IST 1110
  • TK 1895  IST 1210 MXP 1410

VENEZIA

  • TK 1872 VCE 1400 IST 1735
  • TK 0635 IST 1840 NIM 2255
  • TK 0633 NIM 0305 IST 1110
  • TK 1369  IST 1740 VCE 1910

BOLOGNA

  • TK 1322 BLQ 1050 IST 1435
  • TK 0635  IST 1840 NIM 2255
  • TK 0633  NIM 0305 IST 1110
  • TK 1323  IST 1215 BLQ 1355

ROMA FCO
 

  • TK 1862 FCO 1045 IST 1435
  • TK 0635  IST 1840 NIM 2255
  • TK 0633  NIM 0305 IST 1110
  • TK 1365  IST 1250 FCO 1430

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Viaggia in sicurezza

GUIDA LOCALE TUAREG

Guida locale tuareg

Ibrahim Kane Annour
Dopo dieci anni che aspettava di tornare nel suo Deserto, Kane Annour Ibrahim di discendenza Tuareg e nativo nel Deserto del Niger, ha mantenuto la sua promessa e nei mesi scorsi si è trasferito per un buon periodo nella suo amato Niger.
La sua autentica passione e la grande esperienza come guida dei deserti, la vuole trasferire a noi per farci scoprire gli spazi "Infiniti" di questo incontaminato angolo di mondo.
"Il Deserto non si racconta, è difficile da descrivere. Posso solo dirvi che è un spettacolo impressionante, un immenso territorio di sabbia abitato dal silenzio e dal vento. Viaggiare per me è sinonimo di incontri, vorrei farvi scoprire un Paese attraverso i suoi uomini e suoi contenuti più veri ed autentici".
Ibrahim, l'uomo del Deserto.

Prezzo a persona da:
€4450.00
Acconto: €1500.00
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