Kenya

In Kenya c’è un’antica canzone che culla i baobab e le acacie, accompagnata dal ritmo delle sue etnie e dei suoi abitanti. 

Una canzone che tutti conoscono, anche gli animali. 

La conoscono le giraffe che irrompono al tramonto nella savana, la conoscono le zebre che ballano in branco e la conoscono persino i leoni, orgogliosi e consapevoli del timore che ispirano.

Il Kenya è l’Africa che tutti sognano, con le immense savane brulicanti di animali selvaggi, le montagne incappucciate di neve all’altezza dell’Equatore e le culture tradizionali che portano colore e sentimento sul firmamento eterno e naturale di un paese che ruggisce e abbraccia allo stesso modo.

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Per viaggiare in Kenya è necessario il passaporto con una validità residua di almeno 6 mesi dalla data di arrivo nel Paese.

Il passaporto deve avere due pagine vuote per i timbri d'entrata e di uscita.

I cittadini italiani che desiderano visitare il Kenya devono richiedere preventivamente il visto d’ingresso seguendo la procedura online sul sito ufficiale (https://evisa.go.ke/evisa.html).

Per viaggiare in Kenya è obbligatorio il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla (sopra 1 anno di età) per chi proviene da Paesi a rischio.

Oltre alle vaccinazioni di routine – epatite A e B, tetano, difterite e meningococco – si consigliano l’antitifica e il colera.

Si raccomanda sempre l’adozione di alcune precauzioni a tutela della salute personale: bere solo acqua in bottiglia sigillata, non mangiare cibi crudi o poco cotti, evitare il ghiaccio e la frutta con la buccia. 

Non dimenticare di portare con sé i medicinali che si assumono regolarmente.

Si consiglia infine, previa consultazione del proprio medico curante, la profilassi antimalarica, tenendo sempre presente che la miglior difesa contro le punture di zanzare – da cui possono derivare malaria, dengue, febbre gialla, zika e chikungunya - è una profilassi comportamentale che consta di alcuni semplici accorgimenti quali dormire sotto la zanzariera, munirsi di Autan Tropical (o similari), prediligere abiti in cotone o lino di colore chiaro ed evitare profumi.

Le lingue ufficiali in Kenya sono l'inglese e lo swahili. Lo swahili è d'uso comune e corrente in tutto il paese come mezzo di comunicazione tra le diverse comunità; si insegna nelle scuole e si utilizza nei media e nelle conversazioni quotidiane, mentre l'inglese è la lingua del governo e si usa nella comunicazione formale, negli affari, nell’istruzione superiore e nel turismo.

La Costituzione del Kenya garantisce ai cittadini la libertà di culto che si traduce in una significativa diversità religiosa. Il cristianesimo è la religione più diffusa, seguita a ruota dall’Islam che è praticato soprattutto dalla popolazione di etnia swahili, dagli arabi costieri e dai somali. Non mancano le religioni tradizionali africane come il culto degli antenati, gli spiriti della natura e le pratiche sciamaniche.

La corrente elettrica in Kenya è di 240 volt a 50 Hz e utilizza prese di tipo G (3 spinotti rettangolari in uno schema triangolare): è necessario portare con sé un adattatore universale.

UTC+3 

La differenza rispetto all'Italia è +1h quando da noi è in vigore l'ora legale e +2h quando invece vige l'ora solare.

Il prefisso internazionale del Kenya è +254.

La copertura internet nel paese funziona nelle principali città e nelle zone turistiche dov’è possibile fruire del Wi-Fi gratuito in alcuni hotel, ristoranti e centri commerciali di categoria elevata, ma la connessione può risultare lenta e instabile. 

Se si desidera acquistare una Safaricom, Airtel Kenya, Telkom Kenya e Equitel.

La valuta ufficiale del Kenya è lo Scellino kenyota (KES): ad agosto 2023 il cambio è 1 € = 158,22 KES. 

Nelle principali città si trovano banche, sportelli ATMe case di cambio che accettano sia dollari americani sia euro e spesso hotel e resort offrono ai loro ospiti il servizio di cambiavalute: evitare di cambiare i soldi all’aeroporto perché i tassi sono sempre svantaggiosi. 

Le carte di credito – principalmente VISA, MASTERCARD e AMERICAN EXPRESS – sono accettate nelle strutture ricettive (alberghi e ristoranti) e nei negozi delle città e delle destinazioni turistiche, ma nei mercati e nelle località remote è necessario avere a disposizione denaro contante.

Il clima del Kenya varia in virtù delle diverse regioni e altitudini presenti nel paese. In linea di massima si parla di clima tropicale in cui la stagione secca (due periodi, da dicembre a marzo e da luglio a ottobre) si alterna alla stagione delle piogge (da aprile a giugno e da novembre a dicembre). Nelle regioni montuose il clima è più fresco e durante la notte, o in inverno, le temperature possono scendere sotto lo 0°C, mentre sulla costa il clima è umido e le temperature sono calde tutto l’anno, anche quando piove.

Il periodo migliore per viaggiare in Kenya è il nostro inverno, da dicembre a marzo.