KENYA, ETNIE DEL NORD TURKANA

Ritrovo all’aeroporto delle rispettive città di partenza. Disbrigo della formalità di imbarco e partenza con volo di linea con transito extraeuropeo per Nairobi con pasti a bordo. 

Arrivo a Nairobi. Incontro con la guida e partenza con jeep per il Kenya settentrionale. La destinazione è Old Pejeta nella contea di Samburu (transfer di circa 240 km – circa 5 ore). Durante il transfer si sosta presso il Kenya Equator Point Sign, la linea dell’Equatore. Old Pejeta Conservancy è un'organizzazione no-profit ed ecosostenibile di conservazione della fauna selvatica ai piedi del Monte Kenya. È stata fondata per riabilitare gli animali salvati dal mercato nero e da la possibilità, attraverso un game drive pomeridiano, di osservare la fauna locale: elefanti, rinoceronti e scimpanzé. Pernottamento presso Sweetwaters Serena Tented Camp Lions.

Dopo un game drive antimeridiano trasferimento via Isiolo, crocevia etnico del nord, alla volta di Samburu National Reserve. Essa copre un'area complessiva di 165 km², formando un sistema di tre parchi adiacenti insieme a Buffalo Springs National Reserve e Shaba National Reserve. Nessun tour del Kenya settentrionale è completo senza un safari a Samburu. Con la guida si effettua un interessante game drive pomeridiano per conoscere la fauna endemica del Kenya settentrionale. Samburu National Reserve ospita tutte e tre le specie di grandi felini (leoni, ghepardi e leopardi) ed è famosa per l’abbondanza di elefanti e specie animali rari, come la Zebra di Grevy, lo Struzzo Somalo, la Giraffa reticolata, l’Antilope Gerenuk (gazzella dal collo a giraffa) e l’Orice Beisa. Numerosi coccodrilli vivono nel bellissimo fiume che attraversa il parco. Pernottamento nel Samburu Sopa Lodge.

Ancora una splendida giornata con game drive ripetuto al mattino nella Samburu National Reserve. È un luogo molto tranquillo e pacifico e attrae animali grazie alla presenza del fiume Ewaso Nyiro che scorre attraverso boschetti di doum palm e spesse foreste fluviali, dopo essere sceso dagli altopiani centrali del Kenya. Nel pomeriggio è prevista la visita di villaggi di etniaSamburu per conoscere la loro cultura e le tradizioni. Questo gruppo nilotico, dedito all’allevamento di zebù, pecore, capre e dromedari, è strettamente imparentato con i Masai, con i quali condivide numerose tradizioni e la lingua nilo-sahariana simile al Maa, fondando la loro ricchezza sul bestiame che è la base della loro sopravvivenza. Con i Rendille condividono anche la passione per i monili realizzati con perline colorate; i Samburu infatti realizzano cavigliere, bracciali e collane coloratissime che, oltre a simboleggiare la ricchezza di chi li indossa, forniscono anche informazioni sul loro stato civile, grazie ai colori utilizzati che hanno tutti un significato ben specifico. Pernottamento nel Samburu Sopa Lodge.

Altra giornata seguendo la Trans African Highway diretta all'esplorazione del magnifico Kenya settentrionale con trasferimento a Marsabit. Visita dell’etnia semi-nomade Rendille appartenenti al ceppo cuscitico orientale, dediti principalmente all’allevamento di cammelli. Vivono con i loro caratteristici collier colorati nei gob, accampamenti costituiti da gruppi di capanne circolari di forma rotondeggiante, ricoperte di stuoie e pelli, e recinti per gli animali. Dopo pranzo è previsto un safari nel Marsabit National Park. L'ecologia dell'area di Marsabit è notevolmente diversa da quella circostante per la presenza di coni vulcanici che nascono da piatti terreni e che vengono affiancati dal Mount Marsabit, accanto al quale si trova il Marsabit National Park, caratterizzato da fitte foreste. Dal semideserto alla foresta pluviale afromontana, questo parco nazionale offre alcuni degli habitat più diversi e paesaggi mozzafiato del Keny, ospitando diverse specie animali, tra cui elefanti, leoni, bufali, ghepardi, iguane e lucertole. Pernottamento a Marsabit.

Trasferimento sempre più a nord, lungo le aride distese del deserto del Chalbi, dove un tempo si trovava un lago salato, fino a raggiungere l’Oasi di Kalacha. È un territorio arido, caldo e secco, che comprende un’area di 100.000 km², l'unica zona del Kenya che può essere considerata un vero e proprio deserto. Alcune sue attrazioni sono la Cattedrale con i suoi dipinti in stile naif, la lunga duna e i pozzi di abbeverata dei dromedari tra colori e miraggi. Si prosegue alla volta di Loiyangalani per il pranzo. Il Lago Turkana, il più grande lago desertico permanente del mondo e Patrimonio Unesco, domina l'estremo confine settentrionale della Great Rift Valley del Kenya. Il lago Turkana brilla nel cuore di un paesaggio irreale di massi vulcanici e cenere con coni, spiagge di sabbia nera e la più grande popolazione di coccodrilli del mondo nelle sue zone verdeggianti acque. Loiyangalani, villaggio sulla sponda orientale del lago, è punto d'incontro delle grandi tribù del nord, Turkana, Samburu, Gabbra ed El Molo. Pernottamento all’Hotel Oasis Lodge.

Il primo giorno si effettua una escursione in barca/motoscafo al parco nazionale South Island National Park, habitat naturale di centinaia di coccodrilli del Nilo, fauna selvatica e uccelli migratori. È per questo considerato come il luogo ideale per la pesca sportiva e il birdwatching e anche per godere gli incredibili scenari panoramici del parco in contrasto con l’azzurro delle acque del Lago Turkana. Sulle sponde del lago vive il gruppo etnico dei Turkana, di ceppo nilotico, tradizionalmente pastori e spietati guerrieri, ma in tempi recenti anche dediti alla pesca. I Turkana vivono in capanne realizzate con legno, pelli di animali e foglie di palma dum, credono negli spiriti degli antenati ed in un dio, chiamato Akuj, da cui dipende la pioggia, elemento essenziale per la sopravvivenza, in quanto determina l’abbondanza dei pascoli e delle piante. Poligami, sono facilmente riconoscibili per le collane indossate dalle donne, il cui numero è un indice della ricchezza della famiglia, e gli orecchini ‘a foglia. Durante il secondo giorno si visita anche un villaggio di etniaEl Molo, di origine cuscitica orientale (anche se alcuni studiosi li considerano appartenenti al gruppo Nilotico- Camitico) dediti esclusivamente alla pesca artigianale. La loro pesca viene effettuata solamente con una zattera fatta di tre pali di palma dum, reti di funicelle ed un arpione per la caccia a coccodrilli ed ippopotami (specie protette, che al giorno d’oggi vengono cacciate in maniera limitata e solamente in alcuni periodi dell’anno, a scopo rituale – l’ippopotamo è considerato il ‘dio del lago’). La loro alimentazione è basata sul persico e la tilapia, le due specie di pesce più comuni nel lago, che le donne fanno affumicare o tagliano a striscioline a seccare al sole. Le loro capanne, indicate come Manyattas, sono costruite dalle donne da zero. Specie tra le donne, si possono osservare acconciature e gioielli, fatti con perline multicolorate, che seguono i canoni di bellezza locali. Le forme delle perline variano: rotonde, ovali, rettangolari adatte e formare favolosi pezzi per adornare il collo, la mano e i capelli sia per uomo che per donna. Interessante è il Museo del Deserto, che presenta un’esposizione dedicata alla storia, la geologia, la flora e la fauna della regione del lago, nonché oggetti di uso quotidiano delle diverse etnie che vi abitano. Pernottamento all’Hotel Oasis Lodge.

Si lascia l’area del Lago Turkana con proseguimento a sud verso Maralal, attraversando l’oasi di South Horr. Nei pressi della città di Maralal si sosta al Malasso Viewpoint sul Losiolo Escarpment. Qui al margine della piatta prateria, con un dislivello di quota (circa 6.600 piedi) ci si ritrova di fronte a uno dei più spettacolari panorami sulla Great Rift Valley. Sistemazione al Maralal Safari Lodge.

Lasciando Maralal, si visita un villaggio dell’etnia Pokot, gruppo nilotico presente in questa parte del Kenya e nella regione della Karamoja in Uganda. Questi popoli dediti alla pastorizia ed all’agricoltura, vivono in capanne ovali di legno e paglia nella savana. Si resta stupiti di fronte agli accessori delle donne, in particolare le grandi collane circolari. Si prosegue per il Lake Nakuru Sopa Lodge per il pernottamento. 

Lake Nakuru National Park è un’area protetta che circonda il lago omonimo, Patrimonio Unesco. Questo parco è famoso per l’alta concentrazione di uccelli, tra cui fenicotteri, pellicani e trampolieri, ma soprattutto per la presenza di numerosi rinoceronti e giraffe di Rothschild. Dopo un game drive all’interno del Nakuru National Park ed il ritorno al Lodge per la colazione, si prosegue per Nairobi. A 40 minuti dalla città si visita Giraffe Centre, centro di allevamento e salvaguardia delle giraffe Rothschild, con aree di nutrizione e parco naturale di 15 ettari. Dopo una rinfrescata con doccia (camera in D-Use) e l’ultima cena (non compresa), si raggiunge l’aeroporto internazionale di Nairobi per il volo di rientro per l’Italia.

Svolte le pratiche doganali di uscita, volo con pasto a bordo. Dopo transito extraeuropeo, partenza con volo di linea e pasto a bordo per la destinazione finale italiana preferita.

Fine dei servizi Viaggitribali “Kenya, etnie del nord Turkana"