Bangladesh in sicurezza: tutto quello che serve sapere per partire sereni.

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Il Bangladesh non è una meta per tutti, ma è per questo motivo che sa sorprendere persone che sono disposte a guardare oltre ai soliti viaggi. Dimenticate le folle turistiche e i luoghi da cartolina: il viaggio qui è fatto di incontri autentici, fiumi infiniti, mercati che prendono vita e villaggi che il tempo scorre ancora lentamente.

Eppure, ci sono ancora tante domande: è sicuro? È pronto per accogliere turisti? Qual è il miglior periodo per partire?

In questo articolo risponderemo a tutte le domande frequenti per aiutare a capire se il Bangladesh può essere la tua prossima meta. Perché, se ami le esperienze vere, la gentilezza delle persone e il fascino delle terre poco battute, potresti pensare che il Bangladesh non è solo sicuro, ma anche autentico.

Bangladesh in sicurezza: tutto quello che serve sapere per partire sereni.

È sicuro viaggiare in Bangladesh?

Il Bangladesh è sicuro, se si viaggia sempre con attenzione e consapevolezza. I rischi maggiori non derivano dalla criminalità che generalmente non avviene nei confronti dei turisti, ma da problemi logistici, infrastrutture carenti e condizioni ambientali.

Però ci sono delle zone in cui è sconsigliato andarci, se non accompagnati con guide esperte.

Chittagong Hill Tracts è un esempio di queste zone, ed è sconsigliato andarci per il gran numero di mine terrestri. Tuttavia, se avete con voi una guida esperta sono visitabili tranquillamente.

Un'altra zona da evitare in Bangladesh se non si ha una guida, è foresta Sundarbans a causa di diversi conflitti tra tribù. 

Altre zone sconsigliate sono con il confine con il Myanmar e alcune aree con il confine indiano a causa di instabilità etniche.

Come ci si muove nel paese?

Molto spesso il Bangladesh è lento, ma è questo che lo rende speciale. I mezzi locali come barche, treni e jeep, sono parte integrante di questa esperienza.

- I treni sono affascinanti ma  spesso molto affollati, sono ideali per i viaggiatori che cercano un viaggio “vero”.

- Le imbarcazioni fluviali permettono di trovare e scoprire villaggi nascosti e paesaggi d’acqua da togliere il fiato.

- I trasferimenti su strada possono essere lunghi e difficili, ma ogni singolo tragitto diventa occasione d’incontro.

Quando posso andare?

Il Bangladesh, pur essendo un paese tropicale, presenta un clima molto variegato a seconda delle stagioni e delle aree geografiche. Capire quando andare è fondamentale.

Possiamo dividere i periodi in tre stagioni:

L'alta stagione, che va da novembre a marzo, è il periodo consigliato per visitare il Bangladesh. Le temperature si aggirano sui 20° ai 30°, le piogge sono molto rare e l'umidità moderata.

- Stagione dei monsoni, che va da giugno a settembre, grazie ai monsoni che portano piogge torrenziali, il paesaggio si fa verde, i fiumi si gonfiano e l’atmosfera si fa sospesa. Questo periodo è sconsigliato a chi non ama l’imprevisto però, può emozionare il viaggiatore paziente che ama la spiritualità.

- Stagione intermedia, che comprende i mesi di aprile, maggio e ottobre. Questi mesi sono di transizione, fa più caldo, le temperature si aggirano sui 35° e i 38° e l'umidità aumenta notevolmente, ma si può ancora viaggiare se si sopporta il caldo.

Cosa posso mettere in valigia?

Preparare la valigia per il Bangladesh significa trovare l’equilibrio giusto tra praticità, rispetto e spirito di adattamento. Non serve un abbigliamento tecnico estremo. Ma essenzialità, discrezione e leggerezza.

Ecco cosa bisognerebbe portare:

Abbigliamento sobrio e funzionale

Vestiti leggeri ma coprenti: pantaloni lunghi, camicia di cotone o lino a maniche lunghe.

- Per le donne: scialle o foulard per coprire il capo quando si visitano siti religiosi.

- 1 cambio decoroso per eventuali visite a moschee.

- Una giacca leggera o felpa per la sera nei mesi freschi (Novembre-Febbraio).

Scarpe ed accessori utili 

 Scarpe  comode e chiuse per camminare in strade sterrate o villaggi.

- Sandali leggeri.

- Ciabatte da doccia.

- Zainetto per escursioni o visite.

Cura personale ed igiene

Repellente per insetti.

- Crema ad alta protezione solare.

- Salviette umidificate e gel igienizzante.

- Farmaci personale, antibiotici, cerotti.

Strumenti e oggetti utili 

- Torcia o luce frontale per zone rurali dove l'elettricità non è presente.

Adattatore universale (prese tipo D e G).

- Powerbank.

Cosa portare dal cuore

- Rispetto ed apertura: il sorriso è la chiave per tutte le porte in Bangladesh.

- Spirito di adattamento: le strade saranno sconnesse, i ritmi lenti, ma ogni singolo momento può creare nuovi ricordi.

Cosa posso visitare? 

Il Bangladesh è ricco di località spettacolari che ti toglieranno il fiato. Ti si aprirà un mondo vivo, umano e autentico.

- Le Sundarbans, ti accolgono con un paesaggio d’acqua, tra fango e rami dove la rara tigre del bengala regna sovrana ed invisibile. Un ecosistema estremamente fragile, che bisogna rispettarlo.

- I fiumi sono l’anima del paese, Padma, Brahmaputra, Meghna, navigare questi fiumi significa entrare nel ritmo del Bangladesh, tra mercati galleggianti, bambini che giocano tra canoe, pescatori che lanciano le reti nel tramonto.

- Bagerhat, è un sito UNESCO poco conosciuto ma che vi stupirà grazie alle sue moschee in mattoni rossi.

Dhaka è caotica e affascinante, ti travolge completamente con il rumore, i suoi colori e le voci, si può considerare un labirinto di umanità.

Bangladesh in sicurezza: tutto quello che serve sapere per partire sereni.

- Chittagong Hill Tracts è un'area dove risiedono numerose etnie come Chakma, Marma, Tripura. Qua si conservano lingue, spiritualità e rituali. Qui potresti assistere ad una danza cerimoniale, condividere un pasto cucinato sul posto. Ti immergi delicatamente in culture delicate e sacre.

- Il Cimitero delle Navi non troppo lontano da Chittagong, appare un passaggio irreale come se fosse un luogo da film apocalittico. Colossi di metallo giacciono nella sabbia, come dei veri e propri scheletri arrugginiti che raccontano la fine del viaggio. È un luogo crudo, immerso in un silenzio potente. Qua si intrecciano storie di globalizzazione, lavoro umano e decadenza. È un momento dove ci si ferma, ci si interroga, colpisce e resta dentro di te. 

Bangladesh in sicurezza: tutto quello che serve sapere per partire sereni.

Perché viaggiare in Bangladesh con Viaggitribali.

Il Bangladesh non è affatto una meta facile, va capito, ascoltato, rispettato. Viaggiare qui significa aprirsi al silenzio ed all'incontro, ed è qui che Viaggitribali fa la differenza.

I nostri viaggi si svolgono in piccoli gruppi ed una cosa che noi ricordiamo ai nostri clienti è: non siamo turisti ma siamo ospiti. E come tali bisogna rispettare i tempi e i modi di questo meraviglioso paese.

Le nostre guide non sono dei semplici accompagnatori. Ma sono un ponte tra due mondi, grazie a loro si aprono porte invisibili: un tè bevuto in una casa di villaggio, osservare una cerimonia silenziosa in riva ad un fiume.

I nostri itinerari sono pensati per viaggiare con lentezza, attraversare paesaggi interiori, fermarsi ad ascoltare: una barca nelle mangrovie, un mercato galleggiante, un sentiero che si perde nelle colline. Ogni tappa è una occasione di incontro, non una visita da spuntare.

Viaggiamo sempre con rispetto. Verso le persone, verso l’ambiente, verso la cultura locale. Sosteniamo le comunità, riduciamo lo spreco e l'impatto dove possibile.

Perché il Bangladesh si vive, non si racconta. Si attraversa lasciando qualcosa di sé ma prendendo molto di più: domande nuove, sguardi  che rimarranno impressi per molto tempo, e una certa nostalgia per un paese nascosto a molti.

Se scegli noi di Viaggitribali, per partire per il Bangladesh ti promettiamo  che non sarà un semplice viaggio. Sarà un’esperienza che  rimarrà nei tuoi ricordi per molto tempo.

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