AFGHANISTAN RING

RITORNO NEL PAESE PIU’ ICONICO E TORMENTATO DELL’ ASIA CENTRALE

AFGHANISTAN

FOCUS DEL VIAGGIO:

  • IMPEGNO ALTO, TRASFERIMENTI LUNGHI
  • DURATA 17 GIORNI, 15 NOTTI
  • VIAGGIO DI GRUPPO CULTURALE, NATURALISTICO, STORICO
  • GUIDA LOCALE IN LINGUA INGLESE

STILE DEL VIAGGIO:

  • TURISMO CULTURALE, UNESCO HERITAGE
  • ARCHEOLOGICO, RESPONSABILE
  • TURISMO NATURALISTICO, ETNICO
  • TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, SKYLINE, PORTRAIT, LIFESTYLE, NATURA, STREET LIFE, ARCHITECTURAL PHOTO, TRAVEL REPORTAGE

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • VOLI INTERNAZIONALI COMPRESI
  • 1 VOLO DOMESTICO COMPRESO
  • HOTEL, GUESTHOUSE – (STANDARD LOCALI)
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (SUV o Minivan)
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO ALLIANZ ASSICURAZIONE

EMOZIONI DEL VIAGGIO:

Martoriato dalla guerra da oltre trent'anni, l'Afghanistan crede in un ritorno della normalità. Un tempo attraversato dalla mitica Via della Seta, è costituito al 99% da montagne, sui cui emerge la maestosa catena dell' Hindū Kūsh, le cui vette raggiungono oltre 7.500 mt. d'altezza, svelando paesaggi sontuosi, solcati da profonde valli alimentate da torrenti vertiginosi. Questa terra ha ereditato il nome di Paese delle mille e una notte, luogo di transito carovaniero dove si mischiano culture e si incrociano popoli ed etnie provenienti da aree limitrofe. L’apertura al turismo dei Talebani, oggi al governo, segna un importante segnale di ripresa. In questo contesto la destinazione si considera meta davvero imperdibile per chi non si ferma alle apparenze e sa spingersi oltre i pregiudizi con il desiderio di capire più a fondo la realtà. Scoprendo luoghi di grande interesse paesaggistico e naturalistico e popoli incredibilmente affascinanti,  ritorniamo a visitare questo paese tormentato del Centro Asia, proponendo un itinerario via terra. Normalmente la popolazione è estremamente accogliente e i paesaggi sono grandiosi e stupefacenti con interi deserti disabitati, montagne di una bellezza sconvolgente. E’ una proposta di viaggio di grande interesse culturale, naturalistico ed esperienziale unica nel panorama contemporaneo alla riscoperta dell’Afghanistan. Il tour si svolge tra le province di Kabul, Bamiyan, Band-e-Amir, Mazār-e Sharīf, Herāt, Balkh e Kandahar includendo luoghi Patrimonio Unesco (Buddha di Bamiyan e Jam Minaret), moschee, mausolei Sufi, musei, minareti e paesaggi iconici, avvantaggiandosi di una copertura assicurativa totale. Non si dimentichi che si viaggia in località, che dopo anni di guerra, ritornano ad ospitare turisti senza la pretesa di offrire servizi adeguati al modo occidentale. L’itinerario via terra è gestito con lunghi trasferimenti e alcune Guest House basiche

AFGHANISTAN

Itinerario di viaggio

Giorno

ITALIA – VOLO INTERNAZIONALE PER KABUL (AEREO)

Ritrovo all’aeroporto di partenza. Disbrigo della formalità di imbarco e partenza con volo di linea per Kabul con transito extraeuropeo, pernottamento e pasti a bordo. Arrivo primo pomeriggio del giorno seguente. 

Giorno

KABUL (SUV, 1.791m)

Arrivo a Kabul e dopo aver svolto le pratiche d’immigration, incontro con lo staff per il briefing. Kabul (oltre 4.600.000 ab) situata sulle rive dell'omonimo fiume in un fertile altopiano circondato dalle montagne dell'Hindū Kūsh, è tra le capitali più alte del mondo con un'altitudine di 1791 m slm. Nei tempi disponibili dell’arrivo si fa un breve tour panoramico della città. Incontro con la guida e preparazione al viaggio (vestizione con abiti locali ed eventuale acquisto di Sim Card). Cena e Pernottamento a Kabul.

Giorno

KABUL – BAMIYAN – DRAGON VALLEY – SHAR-E ZUHAK - BAMIYAN (SUV, 2.800m)

Da Kabul si parte verso nord alla volta di Bamiyan, attraverso un territorio montano, con piccole coltivazioni di meli e dove si affacciano villaggi arroccati su colline. Nei dintorni di Bamiyan visitiamo la Dragon Valley (Darya Ajdhahar), che faceva parte di un percorso che collegava l'Europa all'India e alla Cina. La sagoma della valle assomiglia a un drago, in un paesaggio lunare dove si nota una faglia di roccia vulcanica spaccata, residuo di un antico terremoto. Narra una leggenda che in epoca pagana nei pressi viveva un drago che si nutriva di vergini e cammelli. Nei pressi è Shahr-e Zuhak, nota come The Red City, fortezza storica che un tempo ospitava 3.000 abitanti, fondata tra il 500 e il 600 d.C. dagli Eftaliti, nello stesso periodo in cui furono creati i Buddha di Bamiyan. Rientro a Bamiyan per la notte.

PS = Visite programmate in funzione dei tempi di arrivo a Bamiyan.

Giorno

BAMIYAN - SHAHR-E-GHOLGHOLA – OLD BUDDHA - BAMIYAN (SUV)

Bamiyan (400.000 abitanti con il distretto), oggi una città moderna prevalentemente di etnia Hazara, sorge in una valle, che era un importante centro religioso sulla Via della Seta, sede di numerosi monasteri buddhisti e un florido centro religioso, filosofico e artistico. Si visita il sito archeologico di Shahr-e Gholghola/Città delle urla, distrutto nel 1221 durante l’assedio di Bamiyan e l'inseguimento mongolo di Jalal ad-Din Mingburnu. La gente di Bamiyan resistette e il nipote di Gengis Khan fu ucciso. La storia tramanda che al suo interno ci fossero oltre 200 statue di Buddha, di cui non restano tracce. Il sito Old Buddha, luogo iconico dell’itinerario lungo la valle, posto lungo una falesia svela l’antica bellezza di Bamiyan. Le nicchie contenevano 3 Buddha (madre, figlio e padre) distrutti a cannonate dai Talebani nel 2001, considerati idoli blasfemi incompatibili con la Sharia. Erano enormi statue scolpite da un gruppo religioso buddista nelle pareti di roccia ad un'altezza di circa 2500 m; una delle due statue era alta 38 m e risaliva a 1800 anni fa, l'altra era alta 53 m ed aveva 1500 anni. Nonostante ciò, i profili delle statue e alcune loro fattezze sono tuttora riconoscibili nelle cavità, trasmettendo ancora oggi tanta energia. Dal 2003 sono stati riconosciuti come Patrimonio Unesco.  Si ha modo di esplorare le rocce circostanti che sono crivellate di grotte che contengono incisioni e affreschi ed alcune di esse finemente decorate. Il paesaggio culturale e i resti archeologici della Valle di Bamiyan rappresentano gli sviluppi artistici e religiosi che dal I al XIII sec caratterizzarono l'antica Bakhtria, integrando varie influenze culturali nella scuola di arte buddista e dello scambio tra arte indiana, ellenistica, romana, sasanide alla base dell'espressione artistica della scuola Gandhāra. La città nuova di Bamiyan ha un mercato vivace, lungo il corso principale, testimone della dinamica attività commerciale locale. Pernottamento a Bamiyan.

Giorno

BAMIYAN – BAND-E-AMIR NATIONAL PARK (3000m) - BAMIYAN (SUV)

Si raggiunge il complesso dei laghi Band-e-Amir esteso per circa 600 Km2, che protegge un’area comprendente sei laghi, profondi fino a 150 m, intervallati da sbarramenti naturali di travertino, alti anche 10 m. E’ circondato dal surreale paesaggio lunare delle vette dell'Hindū Kūsh, le cui cime arrivano in questo punto fino a 3000 m di altezza. Nel 2009 è stato designato come primo Parco Nazionale dell'Afghanistan. I meravigliosi laghi di Band-e Amir, considerati spesso come l’ottava meraviglia del mondo, sono collegati ad una delle più importanti leggende afghane che ne collegherebbe la nascita ad una delle fatiche di Ali, genero e successore di Maometto. L'acqua varia di colore dal turchese al blu-nero profondo a blu lapislazzulo, come le pietre che rappresentano il simbolo dell’Afghanistan e risaltano in maniera incredibile nel paesaggio circostante di un abbagliante mix di colori. I colori sono autentici e originali, “dipinti” solo dai sali minerali disciolti nelle sorgenti che alimentano i laghi. Si rientra a Bamiyan per il pernottamento.

Giorno

BAMIYAN – CHAGHCHARAN/GHOR (SUV, 2250m, 12h)

Lunga giornata di trasferimento (circa 12 h) alla volta di Chaghcharan/Ghor prima tappa di avvicinamento ai mitici minareti Jam. Pernottamento in guesthouse basica. Trasferimento lungo. 

Giorno

CHAGHCHARAN/GHOR – JAM MINARET (SUV, 7h)

Proseguimento dell’itinerario on the road verso l’Afghanistan occidentale, nel distretto di Shahrak. Attraversando un paesaggio brullo ma spettacolare  si perviene nella Hari Hud Valley, che si apre tra montagne imponenti alte fino a 2400 mt, davanti al magnifico Minareto Jam. Alto 65 metri, esso è costruito interamente con mattoni cotti in fornace seguendo un’architettura slanciata e leggera. Il minareto è famoso per la sua intricata decorazione consistente di mattoni, stucchi e tegole smaltate a vetro, decorazione che consiste di strisce alternate di calligrafia Kūfī e Naskhī, disegni geometrici e versetti tratti dal Corano. Risalente al 12° sec è il secondo minareto in mattoni per altezza dopo il Qutb Minar di Delhi e dal 2002 considerato patrimonio Unesco. Pernottamento in guesthouse basica. Trasferimento lungo. 

Giorno

JAM MINARET – HERAT (SUV, 920m, 6/7h)

Ancora una giornata di trasferimento verso Herāt (circa 592.000 ab), capoluogo dell'omonima provincia, situata al centro della fertile valle del fiume Hari Rud, a sud dell'Hindū Kūsh, al confine tra Afghanistan e Iran. Nel corso della sua lunga storia è stata al centro delle tradizionali rotte commerciali tra Europa, Medio Oriente ed Asia. Menzionata nell'Avesta, la città fu conquistata da Ciro il Grande (590-529 aC); nel 330 aC cadde nelle mani di Alessandro Magno che la ribattezzò con il nome di Alessandria Aria. Data la vicinanza col confine metà della sua etnia è di origine iraniana, stabilizzata in città. Andare in giro per la Citta’ Vecchia e il suo Bazar molto vivace, pieno di piccole botteghe, è un modo per prendere conoscenza con la sua variegata popolazione con il suo viavai e mestieri in occidente scomparsi. Penottamento a Herāt in albergo. Trasferimento lungo. 

Giorno

HERAT CITY TOUR (SUV, 6/7h)

Giornata dedicata al city tour di Herāt. Si visita il Mausoleo Gazar Gah o Khwaja Abdullah Ansari Shrine, che ospita la tomba del mistico sufi e santo Khwajah Abdullah Ansari, noto come il guardiano pir di Herāt. Si prosegue con il Musallah Complex del XV sec, che all’origine raggruppava una moschea, alcune madrase, il bellissimo Mauseoleo di Gowhar Shad (ancora esistente) e ben venti minareti. Disgraziatamente conflitti armati e terremoti hanno distrutto gran parte di essi, facendo giungere ad oggi solo 5 minareti e le mura protettive. La Cittadella nota come Qala-I-Ilhtiyaruddin è un castello antico molto prezioso, attribuito come costruzione all’era di Alessandro Magno. Questo sito storico è stato più volte distrutto dalla guerra civile e da calamità naturali, ma è stato ricostruito da numerose istituzioni. Non può mancare di visitare il Malan Bridge o Pul-i-Malan Hud (Puli Malan Bridge), un ponte ad arco a due corsie sul fiume Hari (che ricorda quello di Isfahan in Iran) costruito intorno al 1110 dC a 12 km a sud della città vecchia. Infine, si visita la Grande Moschea/Jami Masjid o Blue Mosque, costruita dai Ghuridi nel 1200 dC, ma ampliata più volte nel corso dei secoli dai Kartidi, Timuridi, Moghul e poi dagli Uzbeki, fino a pervenire con l'aspetto attuale nel corso del XX sec. E’ una delle più belle e antiche moschee dell’Afghanistan, sorprendente per le decorazioni blu che si sviluppano lungo i minareti. Pernottamento a Herāt.  

Giorno

HERAT - KANDAHAR (SUV, 1009m, 10h)

Giornata di trasferimento alla volta di Kandahar, seconda città più grande dell’Afghanistan con oltre 650.000 abitanti. Probabilmente corrisponde all’antica Alessandria d’Aracosia, fondata da Alessandro Magno nel 329 aC, ma rare sono le testimonianze archeologiche preislamiche. Kandahar resta oggi il principale centro meridionale  del paese e il capoluogo culturale dell'etnia Pashtun. Costituisce il centro spirituale del paese, la culla della tradizione afghana, dove gli antichi costumi dei Pashtun incontrano la sharia. E’ da questa combinazione che, nel 1994, sono nati i talebani. Pernottamento a Kandahar. Trasferimento lungo.

Giorno

KANDAHAR CITY TOUR (SUV)

Il city tour comprende la visita dei resti dell’antica Cittadella, Khirqa Sharif, il luogo più sacro di Kandahar e uno dei luoghi più santi dell'Afghanistan, poiché contiene il mantello che il profeta Maometto indossò durante il viaggio notturno nel 621. Vicina è la Friday Mosque/Jama Masjie di stile islamico con l'interno decorato e scolpito con marmo verde proveniente dalla regione di Helmand. L’elegante Mauseolo Ahmad Shah Durrani Tomb (dedicato al fondatore dell'Afghanistan moderno) di forma ottagonale, esempio di architettura moghul, è poggiato su una piattaforma basaltica con una cupola turchese con una sfera dorata. Si prosegue con il Mausoleo di Mirwais Khan Hotak, sovrano afghano della tribù Ghilji, fondatore della dinastia Hotak che governò l'Afghanistan nel XVIII sec. Alla sommità di uno sperone roccioso si può accedere da una scalinata di quaranta gradini in pietra al Chihil Zina Top, costruito da un imperatore Moghul nel XVI sec come torre di osservazione e anche per commemorare la sua conquista di Kandahar. Qui si trova un'iscrizione bilingue del III sec. La Red Mosque/Sra Jama è una moschea dall’architettura unica e atipica di colore rosso, ancora usata per la preghiera. Era la moschea preferita del Mullah Omar e il luogo in cui invitava i personaggi a pregare, come Osama Bin Laden. E’ una esperienza interessante visitare le botteghe del Charso Bazar, mercato coperto vecchio di 250 anni, costruito durante il regno di Ahmad Shah Durrani. Pernottamento a Kandahar.

Giorno

KANDAHAR – GHAZNI (2.219m) – KABUL (SUV, 12h)

Giornata di trasferimento alla volta di Kabul. Una breve sosta in transito a Ghazni consente visitare brevemente la città vecchia con i Minareti-torri costruiti a pianta stellare in cotto scolpito (12° sec) del periodo Ghasnavide e il grande Complesso buddhista di Tepe Sardār con resti di uno Stupa (attivo dal 2° all’8° sec.). Arrivo molto tardi a Kabul con pernottamento. Trasferimento lungo.

Giorno

KABUL – MAZAR-E SHARIF (VOLO, 380m)

Si raggiunge l’aeroporto di Kabul per il volo interno fino a Mazār-e Sharīf, capoluogo della provincia di Balkh, la quarta maggiore città afghana con quasi 600.000 abitanti, composti da gruppi multietnici stabilizzatisi dai paesi limitrofi: uzbeki, tagiki e turkmeni. La città si trova 56 km a sud del confine con l'Uzbekistan, a un'altitudine di 380 m slm. A secondo dell’arrivo del volo interno possibilità di anticipare qualche visita programmata il giorno seguente. Pernottamento a Mazār-e Sharīf.

Giorno

MAZAR-E SHARIF – BALK (365m) – MAZAR-E SHARIF (SUV)

Si raggiunge la vicina Balkh 365 m slm, un’antica città, centro del buddismo, del sufismo e dello zoroastrismo dell’attuale Afghanistan. Si visita la Moschea delle Nove Cupole (Masjid-e Noh Gonbad) in stile samanide, costruita sui resti di un monastero buddista. Questa moschea squisitamente decorata, chiamata anche Haji Piyada, è il primo monumento islamico mai identificato in Afghanistan. L'interno è suddiviso in nove campate, ognuna originariamente coperta da una cupola. Le colonne e gli archi che dividono le campate sono decorati con stucchi profondamente scolpiti, raffiguranti un'ampia varietà di disegni, stilisticamente paragonabili alla decorazione abbaside in Mesopotamia. Interessante è il santuario di Khwaja Abu Nasr Parsa (XV sec) dedicato al mistico e insegnante religioso dell’ordine sufi Naqshbandi, che oggi fa parte del complesso della Moschea Verde. Decorato con mosaici e calligrafia quranica stilizzata, esso sorge al centro del Tepe Zargaran, una collina artificiale risalente al II secolo. Il design è in stile timuride, con elementi caratteristici come la cupola scanalata, l'alto ingresso, i pilastri a cavatappi e le piastrelle smaltate che decorano l'esterno. La città anticamente era recintata da un'area fortificata più ampia Bala Hisar/Old Wall con bastioni semicircolari risalente alla rioccupazione del sito durante il periodo timuride. Si rientra a Mazār-e Sharīf, il cui nome significa Nobile Santuario, in riferimento al grandioso santuario-moschea che la caratterizza e che è chiamato Santuario di Hazrat Alì (Sua Eccellenza Alì) o più semplicemente Moschea Blu. E’ una moschea che i musulmani sunniti credono contenga la tomba di ʿAlī ibn Abī Ṭālib, considerando Ali come il loro quarto califfo e guida, rendendone ogni anno omaggio. La ricca copertura in piastrelle blu che avvolge il santuario è di stampo moderno. L’originale rivestimento risalente alla dinastia Timuride (1400 circa), infatti, cadde in pessime condizioni e la struttura rimase coperta unicamente da un semplice strato di intonaco fino al 1860, quando venne ristrutturato da Sher Ali Khan. E’ particolarmente coreografica quando è invasa da piccioni in volo. 

PS: L’interno della Moschea Blu è vietato alle donne. Pernottamento a Mazār-e Sharīf.

Giorno

MAZAR-E SHARIF – SAMANGAN/ TAKHT E-ROSTAM – KABUL (SUV)

Attraversando un paesaggio desertico e una stretta gola si raggiunge Samangan nell’omonima provincia, abitata da differenti gruppi etnici Tajiks, Uzbeks, Pashtuns, Hazaras, Arabs, Tatars e Aimaq. Lo scopo è visitare Takht-e-Rostam (IV-V sec dC), sito buddista preislamico, che prende il nome afghano di Trono di Rostam, una figura leggendaria della cultura persiana. Dopo l’islamizzazione dell’Afghanistan il sito divenne noto come il luogo in cui Rostam avrebbe sposato Tahimina. L’Afghanistan interamente islamico oggi, una volta era un importante centro di insegnamento buddista. Oltre a Bamiyan, distrutta dai talebani nel 2001, esistono infatti altre testimonianze significative come lo Stupa di Takht-e Rostam, interamente scolpito nel terreno, che ricorda le chiese monolitiche di Lalibela in Etiopia. Si ritiene che lo scavo sia dovuto per sfuggire al clima eccessivo oppure che sia stato camuffato per proteggersi dagli invasori. In cima allo stupa di trova un edificio Hamaka scolpito nella pietra, che un tempo conteneva reliquie del Buddha. La trincea che circonda lo Stupa è profonda circa 8 metri. Scolpito all’interno delle pareti esterne della trincea c’è un monastero buddista con 5 singole grotte e diverse celle monastiche per la meditazione, su cui sono piccole aperture per darne luce. Proseguimento per Kabul con arrivo in serata. Pernottamento a Kabul.

Giorno

KABUL CITY TOUR (SUV)

Giornata dedicata alla visita della capitale afghana. Il Museo Nazionale dell'Afghanistan un tempo ospitava una delle più grandi collezioni di manufatti dell'Asia Centrale di tutto il mondo. Il museo, dopo il saccheggio negli anno 90, oggi ospita mostre di gran lunga più modeste di manufatti buddisti ed islamici. Meno di un terzo della collezione sopravvive, ma c'è una quantità sorprendente in mostra. I Giardini di Babur/Bagh-e Babur sono un parco popolare che circonda la tomba del primo imperatore Mughal Babur. Sebbene avesse voluto essere sepolto qui, fu originariamente sepolto ad Agra, e più tardi venne trasferito in questo sito. Entrare nel Ka FaroshiBirds Market, iconico mercato degli uccelli, uno dei più antichi di Kabul, è come tornare indietro nel tempo di cento anni, in un angolo della città non toccato dalla guerra o dalla modernizzazione. Si raggiunge la collina Asamayi, meglio conosciuta come Television Hill, attraversando un grande cimitero, per visitare la Kart-e Sakhi Mosque o Blue Mosque. Nonostante numerose mosche visitate, quella di Kabul è sorprendente per il luogo gremito dai pellegrini e per lo stile tipicamente afghano. È  associata al luogo a cui viene conservato il mantello del profeta islamico Maometto nel suo viaggio fino a Kandahar in visita ad Ali, suo genero e cugino. Il santuario è decorato con piastrelle smaltate in stile persiano neo-safavide. L'edificio reca numerose iscrizioni, inclusi testi dedicatori, brani coranici, preghiere, Hadith e poesie. Si conclude la giornata con un giro tra le animate vie di Chicken Street, dove assortite botteghe inducono a fare il conclusivo shopping prima di rientrare a casa. Rientro in albergo per l’ultima notte.

Giorno

KABUL – VOLO INTERNAZIONALE PER ITALIA (AEREO)

Si raggiunge l’aeroporto internazionale di Kabul. Disbrigo della formalità di imbarco e partenza con volo di linea per l’Italia con transito extraeuropeo e pasti a bordo. Arrivo in serata nelle città italiane di destinazione. 

Fine del viaggio e dei servizi di Viaggitribali: “AFGHANISTAN”

NOTA BENE

NOTA - L’itinerario non presenta difficoltà, ma occorre accostamento ad un paese martoriato dalla guerra e da anni di sopraffazione riguardo alla condizione di genere. Si utilizzano sistemazioni che variano da Buoni Hotel a Guest House molto basiche, non paragonabili a quelle di tipo occidentale e che potrebbero presentare disservizi alberghieri (nelle Guest House mancano acqua calda e adeguati servizi igienici - occorre portare sacco a pelo e sacco lenzuolo).

Vengono percorse strade non sempre asfaltate, non in buone condizioni e sterrate (alcune con percorsi quotidiani variabili da 7 a 12 h), che possono presentare cambi di percorso/orari derivanti da viabilità/check-points/condizioni atmosferiche, ma che permettono di ammirare luoghi incredibili altrimenti inaccessibili.

L’itinerario è ripetuto via terra sulla considerazione della precedente esperienza, in cui snervanti attese aeroportuali con check-points/controlli sicurezza molto lunghi pre e post volo tolgono tempo a un percorso più lungo ma più gestibile e libero da condizionamenti. On the Road si presentano incontri indescrivibili e imprevedibili e visite interessanti, fra cui nomadi e il minareto Jam. Alcune variazioni nel programma possono essere realizzate dalla locale organizzazione e inderogabili, se ritenuto necessarie per ragioni tecnico-operative e di sicurezza, traffico e permessi/ orari di visita.

  • VENGONO RICHIESTI FORTE MOTIVAZIONE, FLESSIBILITA’ E FORTE SPIRITO DI ADATTAMENTO

NOTA BENE: Si prega di notare prima dell’adesione al viaggio, tutte le disposizioni Sanitarie Internazionali Anti-Covid come previsto da normative in uscita/entrata da/per l’Italia e nel luogo di destinazione del viaggio.

  • PASSAPORTO con validità residua di almeno 6 mesi
  • VISTO d’ingresso presso Ambasciata in Italia a cura nostro Ufficio Visti. Presentazione Modulo con 2 foto fondo bianco e invio del passaporto in originale. Tempo di rilascio indicativo circa 15 giorni

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

ALBERGHI E GUEST HOUSE

NB: Le 2 Guest House* sono basiche - 1 notte ciascuna / Attenzione: la singola non è garantita (no acqua calda/doccia – portare sacco a pelo e sacco lenzuolo)

NB: Le sistemazioni non sono paragonabili a quelle di tipo occidentale e potrebbero presentare disservizi alberghieri e di ospitalità. I nomi delle sistemazioni definitive saranno comunicate prima della partenza con Foglio Convocazioni. 

OPERATIVI VOLI

VOLI INDICATIVI/COMPAGNIA AEREA EMIRATES da:

Roma FCO

  • EK 096   FCODXB 2205 0555+1
  • EK2177   DXBKBL 1110 1500
  • EK2459   KBLDXB 0925 1245
  • EK 95     DXBFCO 1545 2005

Milano MXP     

  • EK 092   MXPDXB 2220 0625+1
  • EK2177 DXBKBL 1110 1500
  • EK2459 KBLDXB 0925 1245 
  • EK 091    DXBMXP 1545 2030

VOLO INTERNO 

  • RQ-141 KBL 10:00 MZR 11:00 

NB: Operativi voli soggetti a variazione all’atto della stampa del biglietto aereo. Partenze da altre città a richiesta con quotazione extra.

NB: A causa dei continui aggiornamenti da parte delle Compagnie Aeree gli operativi potrebbero essere soggetti a cambiamenti.

POLIZZE ASSICURATIVE ALLIANZ

Questa destinazione è assicurata con il Gruppo Allianz che garantisce le coperture sanitarie in questi paesi remoti: 

Recensioni

G
GIUSEPPINA

Un paese da visitare prima che lo richiudano al turismo. Le immagini più  belle ed indimenticabile sono quelle fatte con gli occhi e che rimangono impresse nel cuore ( i volti di tanti bambini, il passo veloce delle donne avvolte nei burqa , i volti segnati degli anziani) Ringrazio l'organizzazione ed il nostro accompagnatore Giuseppe Russo, Islam la guida Afgana, che ci hanno accompagnato in questa avventura. 

★★★★★
M
Marco
AFGHANISTAN 30 MAG - 15 GIU 2024

Buongiorno!
Il viaggio è andato molto bene e sono davvero felice di questa bellissima esperienza.
A parte i luoghi e le persone, davvero splendidi, anche la vostra organizzazione merita i miei migliori complimenti.
Giuseppe, di cui avevo già sentito parlare molto bene, si è confermato un professionista esemplare: per competenze, passione, lucidità ed attenzione costante nei confronti di ognuno di noi viaggiatori.
Anche il corrispondente locale si e’ dato un gran da fare, in maniera encomiabile, per far funzionare il tutto a dovere e, anche, soddisfare esigenze e desideri estemporanei del gruppo.
Cosa suggerirei per migliorare ulteriormente le cose, a beneficio dei prossimi futuri partecipanti?

1) Inserirei il volo aereo tra Kandahar e Kabul (le 18 ore e mezza di furgoncino su quella “strada” improbabile si sono rivelate una vera e propria “odissea”, del tutto inutile anche in funzione di paesaggi “laterali” del tutto rinunciabili)
2) Mi assicurerei che gli Hotel garantiscano una connessione Internet accettabile, ormai irrinunciabile e, comunque, ottenibile facilmente anche in un Paese non facile come l’ Afghanistan…tanto è vero che la mia osservazione riguarda il solo disservizio sperimentato a Bamiyan.
(Intendo dire: devono risultare dignitose stanze, toilette e pasti…ma non deve mancare neanche la linea wi-fi e, a Bamiyan, la percezione è che non ci fosse perché l’ albergo era in arretrato sui relativi pagamenti all’ operatore locale.)

Un cordiale saluto
Marco S.
 

★★★★★
Prezzo a persona da:
€4400.00
Acconto: €1500.00

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