AFGHANISTAN RING
RITORNO NEL PAESE PIU’ ICONICO E TORMENTATO DELL’ ASIA CENTRALE
FOCUS DEL VIAGGIO:
- IMPEGNO ALTO, TRASFERIMENTI LUNGHI
- DURATA 17 GIORNI, 15 NOTTI
- VIAGGIO DI GRUPPO CULTURALE, NATURALISTICO, STORICO
- GUIDA LOCALE IN LINGUA INGLESE
STILE DEL VIAGGIO:
- TURISMO CULTURALE, UNESCO HERITAGE
- ARCHEOLOGICO, RESPONSABILE
- TURISMO NATURALISTICO, ETNICO
- TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, SKYLINE, PORTRAIT, LIFESTYLE, NATURA, STREET LIFE, ARCHITECTURAL PHOTO, TRAVEL REPORTAGE
VIAGGIO IN SICUREZZA:
- VOLI INTERNAZIONALI COMPRESI
- 1 VOLO DOMESTICO COMPRESO
- HOTEL, GUESTHOUSE – (STANDARD LOCALI)
- MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (SUV o Minivan)
- CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
- ITINERARIO IN SICUREZZA
- ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
- GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO ALLIANZ ASSICURAZIONE
EMOZIONI DEL VIAGGIO:
Martoriato dalla guerra da oltre trent'anni, l'Afghanistan crede in un ritorno della normalità. Un tempo attraversato dalla mitica Via della Seta, è costituito al 99% da montagne, sui cui emerge la maestosa catena dell' Hindū Kūsh, le cui vette raggiungono oltre 7.500 mt. d'altezza, svelando paesaggi sontuosi, solcati da profonde valli alimentate da torrenti vertiginosi. Questa terra ha ereditato il nome di Paese delle mille e una notte, luogo di transito carovaniero dove si mischiano culture e si incrociano popoli ed etnie provenienti da aree limitrofe. L’apertura al turismo dei Talebani, oggi al governo, segna un importante segnale di ripresa. In questo contesto la destinazione si considera meta davvero imperdibile per chi non si ferma alle apparenze e sa spingersi oltre i pregiudizi con il desiderio di capire più a fondo la realtà. Scoprendo luoghi di grande interesse paesaggistico e naturalistico e popoli incredibilmente affascinanti, ritorniamo a visitare questo paese tormentato del Centro Asia, proponendo un itinerario via terra. Normalmente la popolazione è estremamente accogliente e i paesaggi sono grandiosi e stupefacenti con interi deserti disabitati, montagne di una bellezza sconvolgente. E’ una proposta di viaggio di grande interesse culturale, naturalistico ed esperienziale unica nel panorama contemporaneo alla riscoperta dell’Afghanistan. Il tour si svolge tra le province di Kabul, Bamiyan, Band-e-Amir, Mazār-e Sharīf, Herāt, Balkh e Kandahar includendo luoghi Patrimonio Unesco (Buddha di Bamiyan e Jam Minaret), moschee, mausolei Sufi, musei, minareti e paesaggi iconici, avvantaggiandosi di una copertura assicurativa totale. Non si dimentichi che si viaggia in località, che dopo anni di guerra, ritornano ad ospitare turisti senza la pretesa di offrire servizi adeguati al modo occidentale. L’itinerario via terra è gestito con lunghi trasferimenti e alcune Guest House basiche.
Recensioni
Un paese da visitare prima che lo richiudano al turismo. Le immagini più belle ed indimenticabile sono quelle fatte con gli occhi e che rimangono impresse nel cuore ( i volti di tanti bambini, il passo veloce delle donne avvolte nei burqa , i volti segnati degli anziani) Ringrazio l'organizzazione ed il nostro accompagnatore Giuseppe Russo, Islam la guida Afgana, che ci hanno accompagnato in questa avventura.
Buongiorno!
Il viaggio è andato molto bene e sono davvero felice di questa bellissima esperienza.
A parte i luoghi e le persone, davvero splendidi, anche la vostra organizzazione merita i miei migliori complimenti.
Giuseppe, di cui avevo già sentito parlare molto bene, si è confermato un professionista esemplare: per competenze, passione, lucidità ed attenzione costante nei confronti di ognuno di noi viaggiatori.
Anche il corrispondente locale si e’ dato un gran da fare, in maniera encomiabile, per far funzionare il tutto a dovere e, anche, soddisfare esigenze e desideri estemporanei del gruppo.
Cosa suggerirei per migliorare ulteriormente le cose, a beneficio dei prossimi futuri partecipanti?
1) Inserirei il volo aereo tra Kandahar e Kabul (le 18 ore e mezza di furgoncino su quella “strada” improbabile si sono rivelate una vera e propria “odissea”, del tutto inutile anche in funzione di paesaggi “laterali” del tutto rinunciabili)
2) Mi assicurerei che gli Hotel garantiscano una connessione Internet accettabile, ormai irrinunciabile e, comunque, ottenibile facilmente anche in un Paese non facile come l’ Afghanistan…tanto è vero che la mia osservazione riguarda il solo disservizio sperimentato a Bamiyan.
(Intendo dire: devono risultare dignitose stanze, toilette e pasti…ma non deve mancare neanche la linea wi-fi e, a Bamiyan, la percezione è che non ci fosse perché l’ albergo era in arretrato sui relativi pagamenti all’ operatore locale.)
Un cordiale saluto
Marco S.