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AFGHANISTAN WAKHAN CORRIDOR

Nel cuore dell'Asia, tra le cime montuose del Pamir e dell'Hindū Kūsh, culla di comunità etniche Wakhi e Kirghise intrappolate nella stretta striscia del Wakhan Afghan Corridor

AF

 

FOCUS DEL VIAGGIO:

  • IMPEGNO ALTO, TRASFERIMENTI LUNGHI
  • DURATA TOUR: 15 GIORNI, 13 NOTTI
  • VIAGGIO CULTURALE, ETNICO, NATURALISTICO, STORICO
  • GUIDA LOCALE IN LINGUA INGLESE
  • TURISMO CULTURALE, UNESCO HERITAGE
  • ARCHEOLOGICO, RESPONSABILE
  • TURISMO NATURALISTICO, ETNICO, ANTROPOLOGICO
  • TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, SKYLINE, PORTRAIT, LIFESTYLE, NATURA, STREET LIFE, ARCHITECTURAL PHOTO, TRAVEL REPORTAGE

STILE DEL VIAGGIO:

  • TURISMO CULTURALE, UNESCO HERITAGE
  • ARCHEOLOGICO, RESPONSABILE
  • TURISMO NATURALISTICO, ETNICO, ANTROPOLOGICO
  • TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, SKYLINE, PORTRAIT, LIFESTYLE, NATURA, STREET LIFE, ARCHITECTURAL PHOTO, TRAVEL REPORTAGE

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • HOTEL, GUESTHOUSE – (STANDARD LOCALI)
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (JEEP e Minivan)
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO 

 

AF

Itinerario di viaggio

Giorno

VOLO INTERNAZIONALE PER MAZĀR-I-SHARĪF (AEREO)

Ritrovo all’aeroporto di partenza. Disbrigo della formalità di imbarco e partenza con volo di linea per Istanbul con breve formalità d’ingresso in Turchia con visto free e ritiro bagagli. Nuovo check-in presso area partenze internazionali con altra compagnia aerea per Mazār-i-Sharīf, pernottamento e pasti a bordo. Arrivo il mattino seguente

Giorno

MAZĀR-I-SHARĪF – BALKH - MAZĀR-I-SHARĪF (Jeep)

Arrivo a Mazār-i-Sharīf e dopo aver svolto le pratiche d’immigration, incontro con lo staff. Mazār-i-Sharīf, capoluogo della provincia di Balkh, è la quarta maggiore città afghana con quasi 600.000 ab, composti da gruppi multietnici stabilizzatisi dai paesi limitrofi: uzbeki, tajiki e turkmeni. La città si trova 56 km a sud del confine con l'Uzbekistan, a un'altitudine di 380 mt slm. Si raggiunge la vicina Balkh 365 mt slm, un’antica città, centro del buddismo, del sufismo e dello zoroastrismo dell’attuale Afghanistan. Si visita la Moschea delle Nove Cupole (Masjid-e Noh Gonbad) in stile samanide, costruita sui resti di un monastero buddista. Questa moschea squisitamente decorata, chiamata anche Haji Piyada, è il primo monumento islamico mai identificato in Afghanistan. L'interno è suddiviso in nove campate, ognuna originariamente coperta da una cupola. Le colonne e gli archi che dividono le campate sono decorati con stucchi profondamente scolpiti, raffiguranti un'ampia varietà di disegni, stilisticamente paragonabili alla decorazione abbaside in Mesopotamia. Di grande interesse è il santuario di Khwaja Abu Nasr Parsa (XV sec) dedicato al mistico e insegnante religioso dell’ordine sufi Naqshbandi, che oggi fa parte del complesso della Moschea Verde. Decorato con mosaici e calligrafia quranica stilizzata, esso sorge al centro del Tepe Zargaran, una collina artificiale risalente al II sec. Il design è in stile timuride, con elementi caratteristici come la cupola scanalata, l'alto ingresso, i pilastri a cavatappi e le piastrelle smaltate che decorano l'esterno. La città anticamente era recintata da un'area fortificata più ampia Bala Hisar/Old Wall con bastioni semicircolari risalente alla rioccupazione del sito durante il periodo timuride. Si rientra a Mazār-i-Sharīf, il cui nome significa Nobile Santuario, in riferimento al grandioso santuario-moschea che la caratterizza e che è chiamato Santuario di Hazrat Alì (Sua Eccellenza Alì) o più semplicemente Moschea Blu. E’ una moschea che i musulmani sunniti credono contenga la tomba di ʿAlī ibn Abī Ṭālib, considerando Ali come il loro quarto califfo e guida, rendendone ogni anno omaggio. La ricca copertura in piastrelle blu che avvolge il santuario è di stampo moderno. L’originale rivestimento risalente alla dinastia Timuride (1400 circa),  cadde in pessime condizioni e la struttura rimase coperta unicamente da un semplice strato di intonaco fino al 1860, quando venne ristrutturato da Sher Ali Khan. E’ particolarmente coreografica quando è invasa da piccioni in volo. Si rientra in albergo per il pernottamento.

PS: L’interno della Moschea Blu è vietato alle donne.

Giorno

MAZĀR-I-SHARĪF – KUNDUZ – TAKGAR – FAIZABAD (Jeep)

Da Mazār-i-Sharīf si parte verso est, prossimi al confine con il Tajikistan entrando nella provincia del Badakhshan, una delle regioni più isolate dell’Afghanistan, fino a raggiungere Fayzabad. Si transita per Kunduz (dal persiano kuhan diz "fortezza vecchia/antica”), il più importante centro agricolo della provincia, area in cui è relativamente recente l’arrivo della tribù Pashtun,  e Takgar. Arrivo a  Fayzabad, città che sorge sulle rive del fiume Kokcha, popolata da circa 50.000 ab a maggioranza tajika o uzbeka, anche se vi sono minoranze pashtun e turcomanne. Si procede con la pratica del Permesso Wakhan presso la direzione Cultura e Informazione. Pernottamento a Fayzabad In Hotel.

Giorno

FAIZABAD – ISHKASHIM (WAKHAN) (Jeep)

Proseguendo lungo il fiume Kokcha e attraversando il distretto di Bahārak, che funge da centro regionale per le aree rurali circostanti, e Wardooj, si giunge a Ishkashim, porta d’accesso del Wakhan Corridor. Situata a 2660 m slm, Ishkashim ha circa 13.000 ab di etnia prevalentemente tajika, mentre le lingue principalmente parlate sono il dari e il tagiko, ma è anche diffuso a livello locale l'ishkashimi. Si registra il permesso per il Wakhan Corridor. Visita del genuino bazar giornaliero frequentato anche da donne con il burka. Pernottamento in Guest House.

Giorno

ISHKASHIM – QALA-E PANJA (Jeep) WAKHAN CORRIDOR

Si entra nel Wakhan Corridor, il corridoio creato durante il Grande Gioco, che tenne impegnati l’impero sovietico e la Gran Bretagna nel XIX sec. La giornata volge alla scoperta della natura meravigliosa compresa nel limitrofo Parco Nazionale del Wakhan, tra le catene montuose del Pamir e dell'Hindū Kūsh, al confine tra Tajikistan a nord, Pakistan a sud e Cina a est. Si attraversano poveri villaggi di etnia Wakhi, le cui tradizioni diventano sempre meno contaminate e legate al passato. Le donne vestono perlopiù costumi tradizionali, decorandosi il collo e i polsi con perle di vetro, ambra, lapislazzuli. Si continua a costeggiare la frontiera con il Tajikistan, il cui percorso è dominato dalle alte montagne che attorniano la valle lungo il fiume Panj, uno dei due rami sorgentiferi dell’Amu Darya. Lo spettacolare paesaggio offre meravigliosi scenari sulle cime del Noshaq 7.492 mt, la vetta più alta dell'Afghanistan, e del Baba Tangi 6.513 mt, la vetta sacra conosciuta anche come Picco di Giada. Seguendo le orme di Marco Polo e Hsuan Tsang, viaggeremo lungo questa antica Via della Seta. Le condizioni della strada sono pessime e in alcuni punti possono essere dissestate, quindi il viaggio potrebbe richiedere lunghe ma panoramiche giornate. E’ prevista anche una fermata nel villaggio di Khandud per sbrigare ulteriori formalità burocratiche. Si giunge per il pernottamento a Qala-e Panja, un tempo capitale del Mirdom di Wakhan ed ex residenza di caccia di Zahir Shah, l'ultimo re dell'Afghanistan. Pernottamento in Guest House.

Giorno

QALA-E PANJA – SAHRAD-E-BROGHIL (Jeep) WAKHAN CORRIDOR - WAKHI

Prosecuzione del viaggio con soste presso villaggi di etnia Wakhi, un popolo persiano di origine tajika. I Wakhi, altrimenti chiamati Pamiri in Afghanistan, sono ismailiti, un ramo progressista dell’Islam sciita e seguaci dell’Aga Khan. Praticano l’agricoltura di montagna e l’allevamento di yak, pecore e capre su pascoli d’alta quota sopra i 4.000 metri durante l’estate, dove dormono in tende nomadi di pelliccia di yak. Arrivo al villaggio di Sarhad-e-Broghil a 3900 mt slm, dove la valle progressivamente si restringe e le montagne sembrano avvicinarsi tra loro. Ci si può rilassare presso le locali sorgenti termali naturali, note per le loro proprietà terapeutiche. Pernottamento in Guest House.

Giorno

SAHRAD-E-BROGHIL - CHAQMAQTĪN LAKE (Jeep)

Proseguimento dell’itinerario on the road, raggiungendo il lago Chaqmaqtīn, uno dei luoghi più tranquilli della regione. Lungo il percorso di montagna con viewpoints su bellezze naturali del Pamir, è possibile avvistare diversi animali selvatici endemici, come ibex (una specie di capra selvatica i cui maschi presentano corna più lunghe e ricurve rispetto alle femmine), pecore di Marcopolo (o argali con corna maestose che si avvitano in spirali), yak, cervi e splendidi uccelli. Infine l’arrivo con accampamento in tenda vicino al lago, a un'altitudine di circa 4.024 mt all'estremità occidentale della valle del Piccolo Pamir.  L'area intorno al lago Chaqmaqtīn è chiamata Piccolo Pamir, mentre l'altopiano lungo il fiume Pamir, dal confine con il Tajikistan al lago Zorkul, è chiamato Grande Pamir. Quest’area è abitata dai Kirghisi, gruppo etnico di origine turco-mongola che abita il Pamir tutto l’anno e anche in Asia centrale. Da lungo tempo piccoli gruppi nomadi di Kirghisi si sono trasferiti nel Pamir afghano in cerca di pascoli estivi, durante la Rivoluzione russa del 1917. Hanno poi creato uno stile di vita basato su piccole migrazioni stagionali in questa regione in gran parte isolata.  Storicamente, i Kirghisi hanno popolato le aree montuose dell'Asia Centrale e sono stati costretti a spostarsi nella regione del Wakhan a causa dei conflitti politici e del “Grande Gioco”. Il Wakhan, trovandosi in una posizione strategica e isolata tra Afghanistan, Cina, Tagikistan, Pakistan e India, è diventato un'area contesa tra le potenze coloniali e gli imperi che cercavano il controllo dell'Asia Centrale. Con le dinamiche del Grande Gioco e la definizione di nuovi confini tra Afghanistan, Pakistan, Cina e Russia (che allora comprendeva l’attuale Kirghizistan), le comunità Kirghise operative nel territorio vennero intrappolate nella stretta striscia del Wakhan Corridor Afghano, continuandovi un’isolata vita quotidiana. Successivamente, con la fondazione della Cina nel 1949 e l'insediamento del governo comunista dell'Afghanistan nel 1978, si sono verificate migrazioni etniche transfrontaliere e si dice che circa 1.300-1.400 Kirghisi vivano attualmente nel Pamir afghano. Pernottamento in tenda o yurta, tipica del Kirghisi.

Giorno

CHAQMAQTĪN LAKE – BAZAI GOMBAD – KIRGYZ PEOPLE (Jeep)

Giornata dedicata alla visita del  Piccolo Pamir, con il sito di tombe a cupola di Bazai Gonbad (lett. cupole degli anziani)  sulla riva destra del fiume Bazai, vicino al punto in cui si unisce al fiume Wakhjir per diventare il fiume Wakhan, e alla cultura del Kirgyz People, che parla ancora il dialetto kirghiso, con possibilità di scattare foto nella yurta. Le tombe sparse in tutta l'area sono tutti di carattere relativamente recente.Sullo sfondo di vette innevate che superano i 5000 metri, svela la sua bellezza il lago glaciale di Chaqmaqtīn, formatosi migliaia di anni fa dallo scioglimento del ghiaccio a un’altitudine di 4024 mt. Il territorio intorno a Bazai Gonbad è stato storicamente utilizzato come rotta commerciale tra Kabul e Kashgar. È sotto il controllo dell'Afghanistan dalla formazione dell'Impero Durrani nel 1747. Il confine orientale del distretto di Wakhan fu stabilito con la dinastia Qing cinese durante il regno di Ahmad Shah Durrani nel 1750. I confini meridionali e settentrionali nacquero durante il Grande Gioco nel 1893, dentro cui il popolo Kirghiso rimase da allora intrappolato, conservando le loro particolari tradizioni culturali e nomadi. Le donne Kirghise continuano a vestirsi come nel XIII sec, quando Marco Polo attraversò queste terre nel suo viaggio verso il cuore della Cina. Le donne kirghise non indossano il velo in modo esteso. Portano infatti una sorta di  turbanteelechek, tenuto fermo tra i capelli da una spilla, che ricade con un lungo velo (bianco per le sposate, rosso per le non sposate) sulla spalle e sul vestito molto decorato, lasciando libero il viso, mentre sul collo indossano particolari collane con grandi bottoni e perline. Al contrario, gli uomini indossano "abiti di seconda mano" e hanno un aspetto molto semplice. Le tradizioni delle donne kirghise nella regione del Wakhan sono un mix di cultura nomade, influenze islamiche e pratiche tradizionali, anche se l'islamismo non è particolarmente rigido. Sono infatti di religione ismailita (una corrente dell'Islam sciita) e parlano una lingua indoeuropea solo orale. Le donne kirghise si prendono cura della prole del bestiame nato in primavera e all'inizio dell'estate, mungendola e producendo latticini per vivere. Al mattino, dopo aver lavato i piatti nel fiume, infornano il pane Naan e preparano il Qurut (formaggio fresco che essiccheranno in seguito per la vendita). Il popolo kirghiso del Pamir afghano non è autosufficiente; alleva bestiame, produce latticini e ottiene ciò di cui ha bisogno dai mercanti che giungono nel Pamir (i Wakhi del corridoio del Wakhan e i Pashtun del sud). Scambiano o vendono il loro bestiame e i latticini per ottenere beni e denaro per le loro necessità quotidiane. E’ possibile esplorare la riva del lago a piedi o a cavallo, interagire con le famiglie nomadi kirghise e scoprire il loro ancestrale stile di vita nomade, con attività legate alla pesca, o effettuare brevi escursioni verso punti panoramici nelle vicinanze. Pernottamento in tenda o yurta, tipica del Kirghisi

Giorno

BAZAI GOMBAD - SAHRAD-E-BROGHIL (Jeep)

Inizio del percorso di rientro alla volta di Sarhad-e-Broghil, con diverse soste lungo il tragitto ed eventuale recupero di attività non svolte durante le giornate precedenti. Visita ad alcuni pastori e alle splendide valli di Alta Montagna, incontro con i pastori che pascolano le greggi. Pernottamento a Sahrad-e-Broghil.

Giorno

SAHRAD-E-BROGHIL - QALA-E PANJA (Jeep)

Viaggio di ritorno, percorrendo la spettacolare valle lungo il fiume Oxus (Amu Darya). Il percorso offre viste mozzafiato su cime innevate, insediamenti remoti e pascoli rigogliosi dove pascola il bestiame. Si faranno soste lungo il percorso per scattare foto e riposarci prima di tornare a Qala-e Panja, con possibilità di lavarsi durante il tragitto alle sorgenti termali di Baba Tangi o Shulk. Pernottamento a Qala-e Panja in Guesthouse. 

Giorno

QALA-E PANJA – FAIZABAD (Jeep)

Lunga giornata di trasferimento da Qala-e Panja a Faizabad, con una breve sosta al pellegrinaggio di Pegish, remoto villaggio alla fine del Wakhan, da cui si esce. Sosta pranzo a Ishkashim. Pernottamento in Hotel a Faizabad.

Giorno

FAIZABAD – KUNDUZ (Jeep)

Giornata di trasferimento alla volta di Kunduz; lungo il cui percorso si sosta a Rustaq e Tāloqan, storiche città mercato nella provincia di Takhar, in posizione strategica grazie alla sua vicinanza al fiume Kunduz e alla posizione lungo importanti rotte commerciali. Tāloqan, nota nel 1275 al tempo di Marco Polo per un importante commercio di sale nella regione, ha vissuto un mix di sviluppo e sfide nel corso degli anni. La città riflette un mix di cultura tradizionale afghana e influenze moderne, con vivaci bazar locali e un centro urbano in crescita. Attraversando valli e fiumi tortuosi e panoramici, i terreni montuosi lasciano gradatamente il posto a terreni agricoli più pianeggianti. Hotel a Kunduz.

Giorno

KUNDUZ – SALANG TUNNEL – TOP DARA - KABUL (Jeep)

Ancora un lungo trasferimento attraverso le bellezze montane di Salang, per innestarsi poi in una superstrada a scorrimento veloce. Si percorre il Tunnel di Salang, tunnel strategico dell'era sovietica, lungo quasi 2,6 km, che ricostruito nel 2002, costituisce la spina dorsale delle comunicazioni del paese, nonostante intensamente frequentato da traffico veicolare, collegando l'Afghanistan settentrionale e centrale e rimanendo vitale per il commercio e i viaggi lungo i distretti di 3 province. Avvicinandosi al capoluogo provinciale di Parwan, si sosta a Charikar, per visitare l’interessante Stupa di Top Dara, descritto dall'esploratore britannico del XIX sec Charles Masson come "forse il monumento più completo e bello del suo genere in questi paesi”. Un tempo parte della fiorente sfera culturale del Gandhara, Top Dara era un importante centro di apprendimento e pellegrinaggio buddista. Le rovine, arroccate nella tranquilla valle Guldara, o valle dei fiori, offrono una sosta tranquilla e un'affascinante finestra sul patrimonio preislamico dell'Afghanistan. Arrivo e pernottamento in Hotel a Kabul.           PS = Percorso lungo e intensamente trafficato.

Giorno

KABUL CITY TOUR (Minivan)

Kabul (oltre 4.600.000 ab), situata sulle rive dell'omonimo fiume in un fertile altopiano circondato dalle montagne dell'Hindū Kūsh, è tra le capitali più alte del mondo con un'altitudine di 1791 mt slm. Giornata dedicata alla visita della capitale afghana. Il Museo Nazionale dell'Afghanistan un tempo ospitava una delle più grandi collezioni di manufatti dell'Asia Centrale di tutto il mondo. Il museo, dopo il saccheggio negli anni 90, oggi ospita mostre di gran lunga più modeste di manufatti buddisti ed islamici. Meno di un terzo della collezione sopravvive, ma c'è una quantità sorprendente in mostra. I Giardini di Babur/Bagh-e Babur sono un parco popolare che circonda la tomba del primo imperatore Mughal Babur. Sebbene avesse voluto essere sepolto qui, fu originariamente sepolto ad Agra, e più tardi venne trasferito in questo sito. Entrare nel Ka Faroshi Birds Market, iconico mercato degli uccelli, uno dei più antichi di Kabul, è come tornare indietro nel tempo di cento anni, in un angolo della città non toccato dalla guerra o dalla modernizzazione. Si raggiunge la collina Asamayi, meglio conosciuta come Television Hill, attraversando un grande cimitero, per visitare la Kart-e Sakhi Mosque o Blue Mosque. Nonostante numerose moschee visitate, quella di Kabul è sorprendente per il luogo gremito dai pellegrini e per lo stile tipicamente afghano. È  associata al luogo a cui viene conservato il mantello del profeta islamico Maometto nel suo viaggio fino a Kandahar in visita ad Ali, suo genero e cugino. Il santuario è decorato con piastrelle smaltate in stile persiano neo-safavide. L'edificio reca numerose iscrizioni, inclusi testi dedicatori, brani coranici, preghiere, Hadith e poesie. Tour conclusivo di Kabul con la visita di Bibi Mahroo Hill, posizionata nel punto in cui Babur vide per la prima volta Kabul, con view point sulla città e la bandiera talebana più grande dell’Afghanistan.  Si conclude la giornata con un giro tra le animate vie di Chicken Street, dove assortite botteghe inducono a fare il conclusivo shopping prima di rientrare a casa. Rientro in albergo.

Giorno

KABUL - VOLO INTERNAZIONALE PER ITALIA (AEREO)

Si raggiunge l’aeroporto internazionale di Kabul. Disbrigo della formalità di imbarco e partenza con volo di linea per l’Italia con transito extraeuropeo e pasti a bordo. Arrivo in serata nelle città italiane di destinazione.                                                                                      

Fine del viaggio e dei servizi di Viaggitribali: “AFGHANISTAN WAKHAN CORRIDOR”

NOTA BENE

NOTA - L’itinerario non presenta difficoltà logistiche, tenendo conto che si viaggia su percorsi montani lungo i fondovalle con SUV/Jeep mezzi fuoristrada; occorre anche un accostamento ad un paese martoriato dalla guerra e da anni di sopraffazione riguardo alla condizione di genere. Si utilizzano sistemazioni che variano da Guest House molto basiche a Hotel, non paragonabili a quelle di tipo occidentale e che potrebbero presentare disservizi alberghieri (nelle Guest House mancano acqua calda e adeguati servizi igienici - occorre portare sacco a pelo e sacco lenzuolo).

Vengono percorse strade non sempre asfaltate, non in buone condizioni e sterrate (alcune con percorsi quotidiani lunghi variabili da 7 a 12 h), che possono presentare cambi di percorso/orari derivanti da viabilità/condizioni atmosferiche, ma che permettono di ammirare luoghi incredibili altrimenti inaccessibili.

Alcune variazioni nel programma possono essere realizzate dalla locale organizzazione e inderogabili, se ritenuto necessarie per ragioni tecnico-operative e di sicurezza, traffico e permessi/ orari di visita. Alcuni siti richiedono orari flessibili, dipendendo anche da orari di preghiera e registrazione di permessi.

VENGONO RICHIESTI MOTIVAZIONE, FLESSIBILITA’ E FORTE SPIRITO DI ADATTAMENTO

NOTA BENE: Si prega di notare prima dell’adesione al viaggio, tutte le disposizioni Sanitarie Internazionali.

  • PASSAPORTO con validità residua di almeno 6 mesi
  • VISTO d’ingresso a cura nostro Ufficio Visti. Presentazione Modulo con 2 foto fondo bianco e invio del passaporto in originale. 

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

  • Mazār-e Sharīf: Baran Imperatory o Ghazanfar Hotel o similare
  • Faizabad:Hotel Qasri Kokcha o similare (2 notti non consecutive)
  • Ishkashim: Guest House Markopolo o similare *
  • Qala-e Panja: Guest House QalaiPanja o similare (2 notti non consecutive) *
  • Sarhad-e-Broghil: Guest House Shosoib o similare (2 notti non consecutive) *
  • Chaqmaqtīn Lake: Yurta Kirghisa (2 notti) *
  • Kunduz: Hotel Kunduz o similare basico
  • Kabul: Golden Star Hotel o similare https://goldenstar.af/ (2 notti)

NB: Le Guest House* sono basiche / Attenzione: la singola non è disponibile (no acqua calda/doccia – portare sacco a pelo e sacco lenzuolo) – Security Check in/out nell’ Hotel di Kabul.

NB: Le sistemazioni non sono paragonabili a quelle di tipo occidentale e potrebbero presentare disservizi alberghieri e di ospitalità. I nomi delle sistemazioni definitive saranno comunicate prima della partenza con Foglio Convocazioni. 

OPERATIVI VOLI INDICATIVI

COMPAGNIA AEREA TURKISH AIRLINES / KAM AIR

MILANO MXP

  • TK1896 25AUG MXPIST 1510 1905
  • TK 707 08SEP KBLIST 0850 1255
  • TK1875 08SEP ISTMXP 1625 1820


ROMA FCO

  • TK1866 25AUG FCOIST 1525 1910
  • TK 707 08SEP KBLIST 0850 1255
  • TK1863 08SEP ISTFCO 1640 1825


VENEZIA VCE

  • TK1872 25AUG VCEIST 1405 1740
  • TK 707 08SEP KBLIST 0850 1255
  • TK1869 08SEP ISTVCE 1725 1900


BOLOGNA BLQ

  • TK1324 25AUG BLQIST 1525 1905
  • TK 707 08SEP KBLIST 0850 1255
  • TK 1325 08SEP ISTBLQ 1625 1800


ISTANBUL - MAZĀR-I-SHARĪF by KAM AIR

  • RQ-9012 26AUG ISTMAZ 0001 0630


NB: Operativi voli soggetti a variazione all’atto della stampa del biglietto aereo. Partenze da altre città a richiesta con quotazione extra.
NB: A causa dei continui aggiornamenti da parte delle Compagnie Aeree gli operativi potrebbero essere soggetti a cambiamenti.

POLIZZE ASSICURATIVE

Visita la nostra pagina dedicata alle polizze di viaggio
https://www.viaggitribali.it/assicurazioni/

Viaggia in sicurezza

Prezzo a persona da:
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Acconto: €1500.00
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