LA DANCALIA LUNARE

Il Dallol e il Vulcano Erta Ale

la-dancalia-e-il-vulcano

FOCUS DEL VIAGGIO:

  • IMPEGNO ALTO/ELEVATO
  • DURATA 10 GIORNI, 7 NOTTI
  • VIAGGIO NATURALISTICO, CULTURALE
  • GUIDA LOCALE ESPERTA IN LINGUA ITALIANA

STILE DEL VIAGGIO:

  • TURISMO CULTURALE, GEOTURISMO, ETNICO
  • TURISMO NATURALISTICO, WILDLIFE, AFRICAN EXPEDITION
  • TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, SKYLINE, PORTRAIT, NATURA, STREET LIFE, TRAVEL REPORTAGE

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • HOTEL – STRUTTURA CATEGORIA 4* CAPITALE E 2*-3* ALTRE LOCALITA’ (QUELLI DISPONIBILI) E TENDE IN DANCALIA
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (Jeep)
  • 2 VOLI INTERNI
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO EUROP ASSISTANCE

EMOZIONI DEL VIAGGIO: 

Un viaggio breve ma intenso che farà scoprire la Dancalia, la terra degli Afar, spettacolare regione desertica, un territorio aspro che cela bellezze geologiche uniche al mondo, spettacoli di una natura primordiale ai confini del tempo e dello spazio. E’ una Spedizione, non un viaggio, al centro della depressione dancala, uno dei posti più bassi e più inospitali della terra. La depressione della Dancalia è geologicamente un’area fra le più instabili del mondo. Al di sotto della superficie vi sono 12 vulcani attivi, geyser fumanti e un lago di lava in continua ebollizione, il cui principale è l’Erta Ale, con una caldera vulcanica a cielo aperto, e il Dallol, un antico vulcano collassato, lungo la nota Rift Valley. Al di sopra calore, fuoco, e colori abbaglianti ne fanno un’area fra le più affascinanti del pianeta. La Dancalia rappresenta un’esperienza intensa di vita ma anche molto impegnativa. L’itinerario è effettuato con veicoli fuoristrada con autista e pernottamenti in hotel e bivacco/campo tendato mobile. Consigliato a viaggiatori esperti, in buone condizioni di salute e spirito di adattamento alle temperature molto elevate e sopportazione per qualche faticoso trasferimento. E’ necessario informarsi sullo stile di viaggio prima di partire e per affrontare in modo consapevole 

-dancalia-lunare-e-Lalibela

Itinerario di viaggio

Giorno

ITALIA – VOLO INTERNAZIONALE PER ADDIS ABEBA

Partenza dall’Italia in serata per con volo di linea Ethiopian Airlines per Addis Abeba. Pernottamento e pasti a bordo.

Giorno

ADDIS ABEBA – SEMERA – 1° VOLO DOMESTICO, AEREO, JEEP

Arrivo ad Addis Abeba e volo in coincidenza per Semera, cittadina capoluogo della regione Afar.

Giorno

SEMERA – ASSAYTA – AFRERA JEEP

Partenza alla volta del lago Afrera, situato a 112 metri sotto il livello del mare nel cuore della depressione dancala. Con una deviazione si raggiunge prima l’oasi di Assayta, antica capitale degli Afar, che però ha perso il suo statuto di capoluogo regionale a favore di Semera. L’antica capitale del sultanato Afar di Aussa, che si affaccia sulla fertile piana del fiume Awash, sta conoscendo una rinascita grazie alla coltivazione della canna da zucchero. Questa piccola città-paese è molto importante per la popolazione, per visitare il coloratissimo mercato ancora autentico e poco toccato dal turismo, incredibilmente ricco di odori e colori. Qui nel suo giorno più importante, il martedì, si radunano moltissimi nomadi che vi giungono per vendere sale, tessuti multicolori, ceste e stuoie per rivestire le capanne: è il primo vero incontro con i popoli Afar della Dancalia. Il viaggio prosegue verso il Lago Afrera (112 metri sotto il livello del mare), nel cuore della depressione dancala. Il deserto della Dancalia si trova nel punto d’incontro tra le tre spaccature tettoniche: il Mar Rosso, l’Oceano Indiano e la Grande Rift Valley. Visita del Lago Afrera (il mitico lago Giulietti) caratterizzato per le sue tipiche saline e famoso per l’estrazione del sale dalle sue acque a cura degli Afar. L’acqua viene lasciata evaporare nelle saline e quello che ne deriva è un sale bianco, il migliore della regione. Esso viene estratto, pompando l’acqua salata del lago in grandi vasche scavate nel terreno successivamente isolate con teli di plastica. Il sale bianco è poi distribuito nell’intera Etiopia. Possibilità di bagno nelle sue pozze termali e nel lago salato, le cui rive sono circondate da una schiuma salina trasportata e accumulata dal vento. Pernottamento al campo.

Giorno

AFRERA – DALLOL – AHMED ALE JEEP

L’alba dalla collina adiacente può regalare suggestive viste panoramiche sul lago rosso, creando sfumature e giochi di luce unici e meravigliosi. Dopo la prima colazione, espletate presso la polizia locale, le pratiche d’ingresso e presa la scorta armata necessaria per attraversare la Dancalia, si parte alla volta del Dallol. Lungo la strada si incontrano le misere baracche e le capanne dove vivono gli Afar, etnia che vive nella regione Dancala: magrissimi e spigolosi, capigliature aggrovigliate, carattere aspro e brusco. Il loro nome inneggia alla libertà. Contano i giorni seguendo il movimento di luna e stelle e la loro lingua è ostica per chiunque. Vivono in clan seminomadi. Transitando potremmo ammirare le prima formazioni geologiche di tipo fangoso, che contengono sale, zolfo, fluoro e cloro. Pernottamento al campo di Ahmed Ale, “il pozzo di Ahmed”, l’unico vero villaggio di questo deserto con centinaia di abitanti (estrattori e intagliatori del sale durante i mesi delle carovane), ubicato quasi all’estremità nord della depressione Dancala ai bordi della piana del sale che si estende fino al confine con l’Eritrea.

Giorno

AHMED ALE – DALLOL – AHMED ALE

Al mattino presto, per evitare il caldo, si raggiunge la vicina collina del Dallol, “la collina degli spiriti”, alta 50 metri, ampia 8 kmq e di origine sedimentaria. Intera giornata dedicata alla visita del Dallol, un antico vulcano collassato che mostra tutto il suo splendore emergendo dalla Piana del Sale, uno dei punti più bassi del continente con circa -116 metri. Con la sua temperatura media annua di 34,6 gradi, Dallol è il posto più caldo del mondo. Il cratere è il risultato dell’esplosione di una camera magmatica della Rift Valley, posta sotto un importante deposito di sale, lasciato dopo che il Mar Rosso si era ritirato da questa depressione. L’area del vulcano è una vasta landa salina, ai cui bordi sorgono molti camini di fate, occupata da innumerevoli sorgenti calde sulfuree, geysers, fumarole, depositi di sale e zolfo, concrezioni a forma di terrazza e di fontana. Le centinaia di piccoli geyser perennemente attivi, rilasciano sali minerali che, depositandosi, danno vita ad un paesaggio alieno fatto di forme surreali dai colori psichedelici. Un vero inferno sulla terra, per la presenza di laghetti acidi o tossici, per il caldo quasi insopportabile, per i vapori di zolfo che tolgono il respiro e per i geyser che ribollono. Sono depositi di zolfo (giallo) ossidi di ferro (arancione) ed altri minerali. Sosta per pranzo e visita della zona del piccolo monte di sali di magnesio detto Assa Ale, “monte rosso”, dove si raggiunge la maggiore depressione della Dancalia etiopica: – 116 m sotto il livello del mare. Rientrando al campo, con un po’ di fortuna si possono vedere le “famose” carovane del sale che dopo essersi riposate sul letto del fiume ripartono verso il lago Assale in questo moto perpetuo che rimane inalterato nei secoli. Pernottamento al campo di Ahmed Ale.

Giorno

AHMED ALE – PIANA DEL SALE – ERTA ALE JEEP, TREK

Si parte il mattino presto per raggiungere il vulcano Erta Ale attraverso una pista, spesso invisibile, ricavata tra antiche colate laviche e terra molto argillosa, spaccata dalla siccità. La Piana del Sale appare nel suo iconico splendore, intriso di triste realtà. Benché i cinesi abbiano costruito una strada che collega le alte terre alla depressione dancala e i camion scendano più agevolmente fino ai depositi di sale, ancora qualche cammelliere e tagliatore sopravvive nel suo duro lavoro. Nella cava del sale, Afar e Tigrini cooperano scavando solchi rettangolari sino a raggiungere lo strato più profondo dal quale sollevano i blocchi di sale che vengono poi ridotti di dimensioni tali da poter essere trasportati con l’aiuto dei dromedari, muli e asini. Possibile vedere qualche carovana che li trasporta faticosamente verso i mercati dell’altopiano. Giunti al campo base Erta Ale vengono lasciate le jeep, per proseguire a piedi. L’acqua, i viveri e lo stretto necessario per superare una notte sulla cima dell’Erta Ale, viene trasportato dai cammelli. Sistemazione in tenda, breve riposo con veloce cena in attesa del tramonto quando si inizia la salita al vulcano. Si inizia la salita, ritrovandosi a camminare sotto la calda luce del tramonto, prima di essere costretti ad accendere le torce al calar della notte, proseguendo il trekking nell’oscurità. La distanza totale da coprire è di 10 chilometri, con un dislivello di poco inferiore a 600 metri. La salita è inizialmente dolce ed il trek si rivela impegnativo nella parte finale di arrivo sulla cima. Consigliato bere molto. La salita dura da tre a quattro ore circa, secondo il passo individuale. Una volta raggiunta la vetta secondo piccolo spuntino. Si scende nel cratere fino a dove possibile per osservare lo spettacolo del movimento del magma in ebollizione, favorito dall’oscurità che ne risalta i bagliori. Uno spettacolo unico che riempie gli occhi. Pernottamento in garitta/capanna locale.

Giorno

ERTA ALE – AFRERA TREK, JEEP

Una visita notturna e all’alba alla spettacolare caldera, rende possibile avere uno sguardo panoramico sul paesaggio circostante, un suolo lunare molto caldo dominato da impressionanti colate laviche di varia età, raccolte in un immenso cratere dotato di vari “camini”. Lentamente si scende a piedi con rientro al campo base, prima della ripresa del tour con le jeep con la traversata della Dancalia, attraverso difficili piste che spesso svaniscono nella sabbia e nella polvere. Riavvicinamento alle sponde del Lago Afrera caratterizzato per le sue tipiche saline. Pernottamento al campo.

Giorno

AFRERA – SEMERA JEEP

Lungo il percorso a ritroso è possibile ancora osservare strane formazioni geologiche all’interno di un deserto roccioso. La pista su cui procedono le jeep attraversa alcuni campi arsi dalla siccità, dove la terra si solleva a piccole placche di argilla. Arrivo a Semera e pernottamento in hotel.

Giorno

SEMERA – 2° VOLO INTERNO PER ADDIS ABEBA – ADDIS ABEBA CITY TOUR – VOLO INTERNAZIONALE BUS, AEREO

Partenza del volo interno per Addis Abeba. In arrivo un breve tour comprendente l’ingresso al Museo Archeologico Nazionale, dove vedere Lucy, lo scheletro dell’ominide risalente a 3,2 milioni di anni, e un po’ di shopping. Dopo camere in D-Use e l’ultima cena, si raggiunge a tarda sera l’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale per l’Italia con pernottamento e pasti a bordo.

Giorno

ARRIVO ITALIA, AEREO

Arrivo presso l’aeroporto italiano di destinazione.

Fine del viaggio e dei servizi DANCALIA


 

NOTA BENE

NOTA – Tutte le escursioni sono progettate in modo da essere abbastanza flessibili per potersi adeguare alle condizioni di clima e traffico o per esigenze organizzative, sanitarie e/o sicurezza e approfittare delle opportunità che possiamo incontrare lungo il percorso. Il programma è idoneo a chi ha esperienza come viaggiatore in Africa che non ha problemi nelle lunghe percorrenze sulle strade africane e per chi ama i viaggi-avventura.

NOTA BENE: Si prega di notare prima dell’adesione al viaggio, tutte le disposizioni Sanitarie Internazionali Anti-Covid come previsto da normative in uscita/entrata da/per l’Italia e nel luogo di destinazione del viaggio.

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

ALBERGHI categorie Standard locali

  • Semera: Agda Hotel o Kuriftu Hotel o similare – 2 notti
  • Addis Abeba: Camera in D-Use ultimo giorno (solo doccia) 

CAMPI TENDATI        

  • Afrera: Campo tendato – 2 notti
  • Ahmed Ale: Campo tendato – 2 notti
  • Erta Ale : Bivacco/Garitta – 1 notte

NB = Lo standard degli alberghi non corrisponde a categorie occidentali, potrebbero presentare carenze nella manutenzione. Campo tendato basic, dove si richiede spirito di adattamento. I nomi delle sistemazioni definitive saranno comunicate prima della partenza con Foglio Convocazione/Comunicazione.

OPERATIVI VOLI

COMPAGNIA ETHIOPIAN AIRLINES DA:

ROMA Fiumicino

  • ET 713    FCOADD  2240 0710+1
  • ET 712    ADDFCO  2320 0350+1

VOLO INTERNO

  • Addis Abeba – Semera Andata & Ritorno

Altri aeroporti su richiesta

NB: Operativi voli soggetti a variazione all’atto della stampa del biglietto aereo.

POLIZZE ASSICURATIVE EUROP ASSISTANCE

Visita la nostra pagina dedicata alle polizze di viaggio
https://www.viaggitribali.it/assicurazioni/

Viaggia in sicurezza

Recensioni

La Dancalia Lunare
16/02/2015
Ottima esperirienza di viaggio
Come si può capire dal titolo siamo, io e Rita, rimasti molto soddisfatti da quello che definire viaggio è un po' riduttivo. Ugo, la nostra guida, alla fine è diventato più un amico che altro senza perdere di professionalità, fra l'altro molto elevata. La Dancalia per quanto inospitale è di un fascino tale che vale tutti i disagi che bisogna affrontare che, oltretutto, sono stati piuttosto ridotti dalla bravura dello staff che ci accompagnava. Ottimo anche il mix culturale con la visita alle chiese del Tigray ed a Lalibela. Grazie di nuovo per l'organizzazione che ci ha permesso di effettuare quella che si può tranquillamente definire " esperienza di vita". Leonardo e Rita
Leonardo Raspin
★★★★★
DANCALIA :IL SOGNO SI AVVERA
Dicembre 2016
Siamo Maria e Oliviero . Partiamo per il viaggio desiderato da molto tempo. Finalmente il nostro sogno diventa realtà. Dopo tanto cercare, informarsi e fare domande, riusciamo a capire cosa vogliamo fare: partire per la Dancalia in Etiopia, scalare il vulcano Erta Ale, conoscere la zona del sale dai mille colori. Per Oliviero lo scopo del viaggio è salire sul vulcano. Per me è scoprire il Dallol. Otteniamo entrambi i risultati. Tutto bene nel viaggio di andata Bologna-Istambul-AddisAbeba. Ci accoglie la guida etiope, ABI, cortese e molto professionale. I componenti del viaggio (lo chiamo viaggio, non tour, perché siamo viaggiatori, non turisti) Fabio e Daniela di Asti, appassionati scopritori. Roberta e Andrea di Padova, fotografi appassionati naturalisti e Dario Prof. universitario e prezioso geologo. Rossella di Roma, amante di viaggi tribali e psichiatra. Noi Come definirci? Curiosi di scoprire paesi e mondi al di sopra della umana comprensione. In pratica noi siamo come dicono i nostri figli: incoscienti nati e cosi moriremo. Non che la cosa ci preoccupi molto! Quando un'avventura ci attira, partiamo. Ci troviamo a Istanbul e si prosegue per Addis-Abeba. La nostra guida ABI ci accoglie e l'albergo anche. Poche ore di sonno e partiamo per la grande avventura. Su fuoristrada quattro per quattro con driver formidabili, ci aspetta LALIBELA. Bella cittadina con mercato, amore di Rossella che fa man bassa di sciarpe, souvenir e quant'altro. In questo mercato si compra e si vende di tutto, capre, pecore, frutta e verdura. Dai vestiti ai sandali di plastica, ai legni da bruciare come profumi per la casa. Legumi, granaglie, spezie ecc. ecc. Oliviero ha contrattato una pecora. Poi, non avendo cuore di legarla sul portapacchi della macchina non l’ha acquistata. A LALIBELA ci sono le bellissime chiese scolpite nella roccia, PATRIMONIO dell'UNESCO. Arrivo a MEKELLE, ancora chiese scolpite nella roccia. Una dedicata a San Giorgio, l'altra dedicata alla Madonna. Sempre PATRIMONIO del'UNESCO. Se pensiamo che da una roccia sono state scalpellate a mano e scavate pezzetto per pezzetto, l'impresa è veramente titanica. Scendiamo per una lunga scalinata fino ad un santuario Mariano. Qui troviamo i sacerdoti che stanno officiando una messa con canti e cori di religione Ortodossa Copta Etiope. Il tutto molto suggestivo. La risalita però, non è delle più agevoli e a un tratto mi trovo affiancata da un ragazzino di 8/10 anni che mi porge la mano in segno di aiuto. Rimango piacevolmente sorpresa e sorridendo prendo quell'aiuto inaspettato ringraziandolo e di rimando vedo la sua gratitudine perché ha imparato una parola italiana. Arrivati sulla cima, sorridendo se ne va! Grande lezione di rispetto per i più grandi. In Italia non esiste più. Si prosegue, cavalchiamo grandi cime e passi a 3500 metri Slm. incontriamo famiglie di scimmie e venditori di oggetti di artigianato locale. Il vento è freddo e fischia nelle orecchie. Finalmente comincia la discesa verso la depressione del DALLOL a 116 metri sotto il livello del mare. Molto caldo, qui si sfiorano i quarantacinque gradi. Le rocce in questa zona sono diverse dal resto del paese, questa depressione si presenta come una zona con specie di vasche con cornici di cristallo che contengono sale, zolfo e soda. Le esalazioni tolgono il respiro ma nulla mi può fermare basta un fazzoletto a coprire naso e bocca e mi avventuro in un inferno Dantesco. Dimentica di tutto e tutti davanti a me vedo sale, sassi e fatica, ma nulla importa. Lo scopo del mio viaggio è qui a portata di piede. Avanzo a fatica, un passo dopo l'altro il fiato manca ma non importa. Vado avanti imperterrita senza paura e senza pensare a nulla se non a quello che vedrò fra poco. E' quasi come un parto che, nonostante dolore e fatica vai avanti, per poter fra poco vedere il tuo bimbo cioè lo spettacolo che si presenta ai miei occhi. E in effetti nulla può esserci di più bello, esaltante, affascinante e mi sento appagata nell'animo perche ciò che mi aspettavo si è finalmente avverato. Ho davanti agli occhi ciò che mai avrei neppure immaginato esistesse al mondo. I colori giallo, amaranto, marrone, ocra e verde smeraldo depositati dai minerali sulle saline formano un caleidoscopio che mi affascina ed emoziona. Quasi non mi accorgo di ciò che mi circonda, Sono presa da una emozione profonda. Ci sono formazioni saline dalle più svariate forme. Una sembra un piccolo cane, l'altra un albero di natale, altre ancora sembrano enormi funghi. Ma perche queste cose cosi belle devono essere cosi inaccessibili? Forse per essere ancora più apprezzate. Noi abbiamo viaggiato molto, visitato tanti luoghi meravigliosi ma la bellezza di questi è fuori da ogni immaginazione. Ora vi voglio parlare di una tribù nativa di queste terre cosi inospitali. La tribù degli AFAR . Popolo fiero, autonomo e indipendente che ancora oggi raccoglie il sale con sistemi antichi e manuali. Con fatica immane lo riducono in piccole mattonelle, le caricano su muli e dromedari per portarle fino al grande mercato di MEKELE da dove proseguirà per la lavorazione. Siamo loro grati per l'aiuto fornito in questa grande avventura. Partiamo per la seconda tappa: La salita al vulcano ERTA-ALE. Dopo un viaggio disagevole, fra polverosi deserti, sentieri di lava che sembrano dilungarsi all'infinito, fra scossoni e disagi, finalmente arriviamo al campo base! Qui ci aspettano gli amici AFAR con dromedari, materassini per dormire sotto le stelle. Cucina da campo con tre cuochi. Leggero riposo, cena veloce e inizia la salita per l'agognata meta. Gambe in spalla, acqua in abbondanza e partiamo per il vulcano. La lava ridotta a sassolini scricchiola sotto le suole delle scarpe e rende la salita difficile. Poi si arriva sulla lava solida e tutto sembra più facile. Ma cosi non è. Il sentiero è irto e difficile, la marcia rallenta e le gambe sembrano di piombo. Ma si va avanti, sempre avanti con il pensiero fisso all'obbiettivo. Passano quattro lunghissime ore. Ora ci resta solo la parte finale, ma è la più impegnativa perche siamo stanchissimi. Ora siamo sul bordo del vecchio cratere e vediamo la lava laggiù in fondo. Ultimo sforzo e scendiamo in quello che veniva chiamata "la porta dell'inferno". I gradini intagliati nella roccia sono ripidi e pericolosi, ma finalmente siamo sul bordo del cratere attivo. IL calore è intenso, i colori brillantissimi, il rosso e il bianco del fuoco sono accecanti. L'emozione è forte. Scattano le foto ed i filmati a ricordo di questa impresa. Ma sopratutto questa esperienza rimarrà impressa nei nostri ricordi. Mai e poi mai riusciremo a trasmettere a parole ciò che portiamo nel cuore. Si torna sul bordo del vecchio cratere e si cerca di dormire per qualche ora in attesa dell'alba per iniziare la discesa e rientrare al campo base. L'alba schiarisce il cielo ma il vento spira gelido e qualche raffica ci fa barcollare. Ora siamo felici e orgogliosi di avercela fatta, quindi partiamo a spron battuto. Ci penserà la stanchezza a farci rallentare. Tre ore e mezza per arrivare di nuovo al campo base dove ci aspetta una buona e abbondante colazione dai nostri bravi e attenti cuochi. Ora siamo in partenza per un parco naturale dove vedremo babbuini, varie razze di uccelli tra cui i tessitori. Piccoli volatili che costruiscono nidi enormi intrecciati con rami e fili d'erba. Il nibbio, il gippone, le cicogne e vari aironi. Le cascate del fiume AWAS si presentano maestose e impetuose. Scendono verso il fiume dove stanziano vari coccodrilli, che al sole del mattino si scaldano pigri. La sera dormiamo nel lodge arredato in puro stile africano. La nostra esperienza volge al termine e ci dirigiamo alla volta della capitale: ADDIS-ABEBA dove ci accoglie un bellissimo Hotel in attesa del volo di ritorno. Ma purtroppo una brutta notizia ci attende. Ad Istambul è nevicato molto e l'aeroporto è chiuso. Quando si riuscirà a partire? Nessuno lo sa. I nostri amici, con impegni di lavoro pressanti, non possono rimandare il rientro e scelgono soluzioni alternative. Chi via FRANCOFORTE e chi via IL CAIRO. Noi, beati pensionati senza nessun pensiero al mondo, aspettiamo il nostro turno e tranquillamente ci godiamo quattro giorni di vacanza in più. L'odissea finisce e finalmente torniamo a casa, accolti con baci e abbracci dai nostri cari che ci avevano dato per dispersi. Grazie a MASSIMO PEGORARO e al suo staff dell'agenzia VIAGGI TRIBALI, alla guida ABI ed ai suoi collaboratori. Ai nostri amici viaggiatori e grazie anche a mio marito OLIVIERO, che nei momenti di stanchezza mi è sempre stato vicino. Maria e Oliviero
★★★★★
Prezzo a persona da:
€3100.00
Acconto: €1200.00

Travel experts