Giappone

Al mondo esistono Paesi così diversi dal “noto e conosciuto” che ci si domanda se fanno parte del Pianeta Terra o se invece sono la proiezione di un mondo immaginario.

Elegante ed enigmatico, il Paese del Sol Levante è come una calamita che incanta con la sua melodia ipnotica e attira a sé chiunque sia alla ricerca di scenari surreali e stili di vita esotici.

Dalle vivaci città di Tokyo e Osaka alle pittoresche campagne di Hokkaido e Kyushu fino alle isole tropicali di Okinawa, passando per la cucina, la cultura e la sua gente, il Giappone è pronto a rivelare la sua anima impregnata ancora oggi del legame indissolubile con il passato, tra la fede religiosa e la contemplazione della natura.

Se desideri visitare il Giappone unisciti a noi. I nostri viaggi sono progettati per piccoli gruppi con l'accompagnamento dall'Italia dei nostri Tour Leader. Scrivici oggi stesso e assicura il tuo posto a bordo! 

Per viaggiare in Giappone è necessario il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi dalla data d’ingresso nel Paese.

I cittadini italiani non sono soggetti al visto d’ingresso per turismo e possono soggiornare nel Paese per un periodo non superiore a 90 giorni, ma all’arrivo devono esibire il biglietto aereo di ritorno.

Per viaggiare in Giappone non sono richieste vaccinazioni obbligatorie.

Oltre alle vaccinazioni di routine – epatite A e B, tetano, difterite e meningococco – si consiglia l’encefalite giapponese (oltre alle opportune precauzioni per evitare le punture di zanzara) se si viaggia durante i mesi piovosi ed estivi.

Non dimenticare di portare con sé i medicinali che si assumono regolarmente.

La lingua ufficiale in Giappone è il giapponese, ma sono ancora in uso le lingue ryukyuane (nella zona di Okinawa) e la lingua ainu (sebbene sia parlata solo da pochi anziani nativi di Hokkaido). L’inglese funge da seconda lingua: tutte le scuole, pubbliche e private, prevedono l’insegnamento dei corsi sia in giapponese sia in inglese.

Il Giappone garantisce a tutti i cittadini piena libertà religiosa che è tutelata dalla Costituzione. La grande maggioranza della popolazione è legata a santuari locali e culti shintoisti, accanto a un’altra larga fetta che pratica un sincretismo di shintoismo e buddismo. 

La corrente elettrica in Giappone è di 100 volt a 50 - 60 Hz e utilizza prese di tipo A (2 pin piatti paralleli) e di tipo B (2 pin piatti paralleli e un pin di messa a terra): è necessario portare con sé un adattatore universale.

UTC+9 

La differenza rispetto all'Italia è +7h quando da noi è in vigore l'ora legale e +8h quando invece vige l'ora solare.

Il prefisso internazionale del Giappone è +81. 

I servizi di telefonia e internet sono ben sviluppati in tutto il Paese. Hotel, ristoranti, caffè, centri commerciali e stazioni offrono generalmente il Wi-Fi gratuito ai clienti (che è presente anche in molte piazze, parchi e luoghi di interesse turistico delle aree urbane). 

Se si desidera acquistare una SIM locale, i migliori operatori di telefonia mobile presenti sul mercato sono NTT Docomo, SoftBank e KDDI.

La valuta ufficiale in Giappone è lo Yen giapponese (JPY): ad agosto 2023 il cambio è 1 € = 158.40 JPT. 

In tutto il paese si trovano banche, sportelli ATMe case di cambio che accettano sia dollari americani sia euro: evitare di cambiare i soldi all’aeroporto perché i tassi sono sempre svantaggiosi. 

Attività commerciali, ristoranti e alberghi consentono pagamenti tramite POS, terminali elettronici e carte di credito per cui l’uso del contante può essere ridotto al minimo.

Il clima in Giappone è influenzato dai monsoni: in inverno prevalgono le correnti fredde da nord-ovest, mentre in estate le correnti calde e umide di origine tropicali. Ne consegue che il nord è freddo (con neve e ghiaccio che dominano in inverno), il centro è temperato e il sud quasi tropicale: le piogge sono abbondanti quasi dappertutto e ogni anno, tra l’estate e l’autunno, il paese è investito da piogge torrenziali e tifoni. 

I periodi migliori per visitare il Giappone sono i mesi primaverili (da marzo a maggio) e quelli autunnali (da settembre a novembre), quando le temperature sono più miti e le precipitazioni scarse o assenti.