Chemin de Fer: il treno del deserto, tra ferro e silenzio

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Non ci sono stazioni con tabelloni che indicano a che stazione ti trovi, né biglietti. Solo rotaie tra la sabbia, vagoni carichi di minerale e pastori che aspettano il passaggio di un gigante di ferro, come si attende la pioggia nel deserto. Il Chemin de Fer della Mauritania non è solo un mezzo di trasporto, è un'esperienza cruda, immobile e reale. Un viaggio che si fa addosso, che impolvera l’anima e la rende più vera.

Storia e significato 

La ferrovia iniziò ad essere costruita nel 1960, e fu finita nel 1963, questa ferrovia ha attraversato periodi di tensioni politiche estreme che portarono anche al danneggiamento di varie tratte. Questa situazione finì solo nel 1978 e all’inizio degli anni 80 fu sistemata ed allungata di 5 km.

La Ferrovia non è solo un’infrastruttura ma è diventata come una spina dorsale per la Mauritania, è anche una promessa e una sfida. Porta lavoro, ma anche molta fatica.

Il Chemin de Fer (Trenno del Ferro in italiano) è lungo fino a 2,5 chilometri ed è uno dei treni più lunghi del mondo. Questo treno può trasportare fino a 210 vagoni aperti che contengono sabbia e cumuli giganti di ferro grezzo, spesso in cima, si arrampicano uomini, pastori, commercianti e viaggiatori. Per loro e l’unico mezzo di trasporto per raggiungere villaggi nel deserto o semplicemente per spostarsi senza mezzi propri.

Nei vagoni vuoti, non c’è confort, non ci sono sedili e nessun letto, solo sabbia e vento.

Per chi sale questo treno entra quasi in un rito iniziatico, un modo per conoscere il deserto da dentro e per lasciarsi raccontare storie da chi lo abita davvero.

Il viaggio sopra il treno e gli incontri lungo la ferrovia

Tra un vagone e l’altro, il Chemin de Fer diventa un corridoio d’incontri umani, volti che guardano il deserto, volti colpiti dal sole, e persone che ti offrono qualcosa da mangiare e da bere. Il viaggio non è mai solitario, le persone si stringono l’uno contro l'altro condividendo coperte, un gesto, un sorriso. I bambini guardano e salutano il treno che cavalca le dune, i pastori sollevano lo sguardo mentre i cammelli si fermano per ascoltare il rumore da lontano.

Il Chemin de Fer è un viaggio estremo di 700 km e dove il paesaggio muta lentamente, e il tempo di dilata. Il rumore continuo del ferro contro ferro, è il buio che avvolge i vagoni nella fredda notte nel deserto del Sahara, l’alba che illumina i volti dei passeggeri, le tende dei nomadi ed i cammelli che si spostano lenti accanto i binari.

In un mondo che corre, il treno più lento del mondo insegna ancora a fermarsi, e ad ascoltare il deserto.

Chemin de Fer: il treno del deserto, tra ferro e silenzio

Come viverlo (e sopravvivere)  

Salire sul Chemin de Fer non è solo una esperienza personale: è un’avventura che va preparata con rispetto, attenzione e la capacità di adattarsi. Non c’è confort né indicazioni. Ma ci sono delle regole non scritte che ogni turista e viaggiatore dovrebbe sapere.

Dove salire: la maggior parte dei viaggiatori si imbarca a Choum, un piccolo villaggio nel deserto dove il treno rallenta. Non esistono orari certi. Il treno può arrivare di giorno o nel cuore della notte, in questi momenti si aspetta ci si siede e si ascolta il silenzio del deserto.

Cosa portare:
  • Una Sciarpa per coprirsi da sabbia e polvere di ferro
  • Occhiali da sole avvolgenti
  • Abiti lunghi, resistenti e che non hai paura di sporcare
  • Una coperta o un materassino per metterti comodo sul vagone
  • Acqua in abbondanza, spuntini energetici, frutta secca o datteri
  • Torcia e powerbank (non c’è elettricità e neanche copertura telefonica)
  • Una giacca pesante: la notte nel deserto può essere molto fredda.
Come comportarsi

il treno è un luogo di rispetto e condivisione. Si viaggiano accanto molte persone, tra cui lavoratori, bambini e anziani. Piccoli gesti come offrire qualcosa, chiedere permesso, salutare possono costruire ponti tra mondi diversi. Non ci sono biglietti né controlli. Entrare su questo treno è come essere in un mondo parallelo, dove queste regole non valgono. E quando dopo ore, si scorge l’oceano all’orizzonte, ci si accorge che non si è solo arrivati alla fine del viaggio. Si è diventati parte di qualcosa, parte del deserto e della Mauritania.

Il Chemin de Fer non è per tutti. Ma se stai cercando un’esperienza che ti cambi davvero o per sentire e vedere il vero deserto allora sei pronto. Non per guardarlo. Ma per salirci sopra.

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