Una delle domande ricorrenti che ci si pone quando ci si appresta a viaggiare riguarda la gastronomia, indispensabile per una conoscenza del territorio e del paese completa e non frammentaria. Cosa mangiare in Uganda è quindi una domanda più che lecita per prepararsi al viaggio.
In linea di massima la cucina ugandese è gradevole ma purtroppo, è il caso di dirlo, le manca un po’ di varietà.
Quando si pranza o si cena nell’albergo in cui si pernotta, con o senza buffet, si può scegliere tra pollo, pesce di lago, pesce di fiume, carne (generalmente si tratta di stufati di vitello o di montone), riso e diversi tipi di verdura e frutta. Le colazioni sono decisamente abbondanti in tutti gli alberghi e gli stessi provvedono a fornire pasti al sacco per affrontare i lunghi trasferimenti e i trekking.
Se invece vi interessa sapere cosa mangiare in Uganda di tradizionale, la scelta è ben più limitata: il piatto principale e onnipresente nella dieta ugandese è un pastone a base di mais (posho) condito con sugo di carne o verdure, cui si aggiunge il matoke, il piatto tipico per eccellenza: una sorta di polenta preparata a base di banane cotte.
Insolito forse, ma in Uganda si mangia il coccodrillo e qualcuno potrebbe anche proporvelo.
Cosa bere in Uganda
Per quanto riguarda invece le bevande, in Uganda si producono diverse birre di buona qualità, tra cui Bell e Nile Special (le più famose e diffuse). Il vino e i superalcolici sono di importazione e risultano molto costosi. In Uganda si beve anche una grappa locale (waragi) a base di cassava, banane e zucchero di canna: la si trova ovunque, ma non ha nulla a che vedere con le grappe cui siamo abituati.
Acqua minerale in bottiglie e bibite gasate sono reperibili ovunque.