L’ ELETTRICITÀ
La tensione è 220 V con frequenza 50 Hz , le prese sono di tipo tripolare, consigliamo quindi di portare un adattatore di tipo universale.
PRESE ELETTRICHE UTILLAZZATE: Presa Elettrica Tipo D, Tipo M.
Troverete le prese universali anche nei negozi specializzati (come Decatlon, Trony, store)
LA RETE STRADALE
La Namibia ha una rete stradale molto sviluppata composta da 5.500 chilometri di strade asfaltate e da 37.000 chilometri di piste di pietrisco e terra battuta; queste permettono l’accesso alle più importanti città, ai maggiori parchi, riserve naturali ed attrazioni turistiche del paese.
Le strade sterrate sono generalmente molto scorrevoli, poco frequentate ed oggetto di continua manutenzione, nonostante ciò sono pericolose ed il numero di incidenti è alto. Il fondo stradale liscio e scorrevole invita a viaggiare veloci e gli ostacoli improvvisi, costituiti da attraversamento improvviso di animali, buche e sassi lungo le piste, inducono brusche frenate che possono provocare incidenti.
Ricordare che il senso di marcia è a sinistra e c’è l’obbligo della cintura di sicurezza. Meglio evitare di guidare di notte e non superare i 70 Km orari sulle piste e non percorrere enormi trasferimenti in giornata, è preferibile viaggiare freschi e riposati per apprezzare al meglio le bellezze del Paese. Durante la stagione delle piogge o subito dopo, le piste diventano molto scivolose, per cui occorre ridurre notevolmente la velocità. Anche nelle strade sterrate conviene tenersi a sinistra. Lungo la strada che costeggia l’Oceano Atlantico il segnale stradale SALT sta ad indicare la presenza di sale marino compatto sulla strada, quindi anche in questo caso, ridurre la velocità.
VIAGGIARE SICURI IN NAMIBIA
La Namibia è in generale un paese sicuro per i turisti. Le popolazioni locali sono tranquille ed amichevoli nei confronti degli stranieri.
La Namibia è un paese in cui convivono serenamente più di undici gruppi etnici e si parla un numero ancora maggiore di lingue. Le ragioni dell’armonia che regna in questo paese dipendono forse dal fatto che a dispetto di un secolo di spietato colonialismo, di decenni di apartheid e della dura lotta per ottenere l’indipendenza, i namibiani sono riusciti a restare uniti, lavorando e soffrendo insieme, nelle campagne come nei piccoli centri abitati condividendo la buona e la cattiva sorte della vita comune. Gli europei conquistarono l’Africa imponendo lingue, religioni, istruzione, tecnologia e tecniche agricole, esportando in sostanza tutto ciò che aveva reso grande l’Europa. Non riuscirono mai, però, a dissolvere quella barriera di profonda diffidenza tra africani e conquistatori, i primi spaventati dal sospetto di diventare oggetto di schiavitù e bersaglio di frodi, i secondi dalla netta inferiorità numerica.
Ventitré anni di occupazione da parte del Sudafrica dell’apartheid complicarono la situazione, ma le lotte per l’indipendenza tra il 1970 e il 1990, riuscirono a unire bianchi e neri, come se si fossero resi conto che un’autentica solidarietà ed amicizia reciproche, avrebbe garantito la pace e la sicurezza per tutti. Gli spazi virtuali che separavano i bianchi dai neri smisero di essere territori inesplorati.
Oggi il Paese vanta un sistema politico e costituzionale fondato su principi democratici che tengono in alta considerazione le origini, le lingue, la cultura, il credo religiosi e le preferenze politiche di tutti i popoli che lo compongono.
Il desiderio di pacifica convivenza ed il rispetto reciproco sono ormai profondamente radicati nella popolazione della Namibia e si trasmettono rapidamente anche agli stranieri che visitano il Paese.
Zone di cautela da segnalare: a seguito della fine della guerra civile in Angola la striscia del Caprivi, è agibile e sicura, anche se si raccomanda in ogni caso di evitare i percorsi fuori strada, visto il perdurare di zone non ancora completamente bonificate dalle mine a suo tempo interrate.