Il territorio dell'Etiopia

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Il territorio dell’Etiopia presenta un insieme di ambienti geologici, naturalistici e storici, oltre a una serie di microclimi diversi, che lo rende unico nel suo genere: in questa parte del mondo la natura sembra aver dato il meglio di sé.

Il territorio dell’Etiopia copre una superficie di 1.128.221 km2, pari alla Francia e alla Spagna insieme, con un altopiano diviso nel mezzo dalla Rift Valley che a nord scende nella Depressione della Dancalia, mentre a sud si dirama in una serie di laghi. Parecchi studiosi ritengono che questa zona dell’Etiopia - fatta di erosioni, incisioni, valli, laghi e rocce vulcaniche – sia paragonabile a un museo naturale.

Il fiume più famoso dell’altopiano etiope è il Nilo Azzurro che per bellezza e maestosità non conosce rivali. Seppur più piccolo del Nilo Bianco presenta dei passaggi in cui l’altezza delle pareti, dalla sommità alla base, è di 1,5 km circa.

Il Nilo Azzurro nasce dal Lago Tana, il più esteso dell’Etiopia, che è famoso per le chiese nascoste sulle isole presenti nel suo bacino: a voler essere precisi, il fiume si genera dal Piccolo Nilo, un emissario del lago scoperto da James Bruce nel XVIII secolo. I canyon racchiusi tra le ambe – montagne tipiche del territorio etiope con pendii che raggiungono i 2.500 metri d’altezza e presentano sommità spianate, prive di cime - durante il periodo delle piogge accolgono le acque straripanti dei fiumi, generando scenari unici e irripetibili.

La Great Rift Valley è la prova tangibile della deriva dei continenti e dimostra come il clima può influenzare e cambiare abitudini e modi di vita. Dal fresco e verde altipiano fatto di campi coltivati si passa al caldo arido e alle popolazioni di pastori nomadi.

La Great Rift Valley ospita sul suo territorio molti crateri tra cui l’antico vulcano Bishoftu, alcuni più giovani come Zouqala, Dofane, Dabita, Gauba e Fantale - che si trovano in fosse lacustri - e i vulcani Ayèlu e Abida, attivi fino a un centinaio di anni fa. Il più interessante resta l’Erta Ale, in Dancalia: si tratta di un vulcano atipico in quanto all’interno si trova un lago di lava in fusione, uno dei tre esistenti al mondo.

Etiopia: un territorio, tre regioni

A grandi linee il territorio dell’Etiopia si può dividere in tre regioni:

  • l’altopiano mite e spesso verdeggiante;
  • il Sud dell’Omo River, arido e caldo;
  • la Dancalia, che presenta le temperature medie più alte al mondo e un aspetto quasi lunare, con colori che rendono il deserto di sale quasi irreale.
Uomo nel Dallol, Etiopia

Le montagne dell’Acrocoro, con le sue cime impervie, hanno mantenuto intatta la cultura millenaria della Cristianità in Etiopia e grazie al clima mite e alla generosità della terra hanno favorito molti degli insediamenti stabili del paese, dall’antica Axum alla capitale attuale, Addis Abeba.

Il sud dell’Etiopia si caratterizza per le popolazioni, generalmente nomadi, che vivono al ritmo scandito dalla natura, seguendo il cambio delle stagioni: in questa terra arida che non ha mai avuto molto da offrire, la salvezza è rappresentata dalla presenza dell’Omo River presso cui si dissetano i greggi e si pratica la pesca, necessaria alla sopravvivenza.

La Dancalia è un ambiente formato da gas, vapore acqueo e sali minerali gialli che evaporando assumono il colore verde e rappresenta un paradiso - per gli occhi - ma anche un inferno per il calore quasi irreale che si propaga nell’aria.

Nel territorio dell’Etiopia, una menzione particolare spetta ai monti Simien, incroci straordinari di gole profonde e precipizi, lunghi pinnacoli di roccia frastagliata e panorami unici.

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