La popolazione del Mozambico non raggiunge i 20 milioni di abitanti, ed è quasi totalmente di origine Bantu, mentre la minoranza bianca di origine portoghese e una asiatica di origine indiana è pari a circa l’1% di tutta la popolazione.
Le province di Nampula e Zambézia sono le più popolate, anche se Maputo, in quanto a densità raggiunge il numero più alto di concentrazione di abitanti del paese. La maggior parte della popolazione (stimata circa il 70%) vive ancora nelle zone rurali periferiche.
A sud del fiume Zambesi si trovano:
- Gli Shona, provenienti dall’antico regno di Great Zimbabwe, stanziati nella zona dei Montes Chimanimani e a sud degli altopiani di Cahora Bassa, queste popolazioni sono principalmente dedite all’agricoltura.
- Gli Tsonga, pastori e agricoltori, stanziati lungo i monti Lebombo, al confine con il Sudafrica.
- I Chope, agricoltori e pescatori della provincia di Inhambane.
- Gli Shangane, guerrieri di origine zulu, che abitano le province di Gaza e Maputo.
A nord del fiume Zambesi si trovano:
- Gli wahili e i Mwani, stanziati nella fascia costiera a nord di Quelimane, islamizzati dall’antico contatto con i mercanti arabi.
- I Makua, la più numerosa etnia del paese, in gran parte islamizzati e dislocati nelle province di Cabo Delgado, Niassa, Nampula.
- I Lomwe, presenti nella provincia di Zambézia.
- I Makonde, famosi ed abili intagliatori di maschere stanziati sull’altopiano Makonde tra le sponde del fiume Rovuma.
- Gli Yao, guerrieri della zona di Niassa, ad oggi dediti all’agricoltura.
- I Sena, abitanti lungo lo Zambesi, nelle province di Manica, Tete e Sofala.
- I Nyanja o Chewa, stanziati attorno al lago Niassa sono un’etnia che parla Chinyanja (“la lingua del lago”), lingua parlata da oltre 15 milioni di persone nell’Africa meridionale.